Il data center formativo dell’esercito italiano

Comparata a un’università, la Scuola di Applicazione e Istituto di Studi Militari permette agli ufficiali in servizio permanente presso l’esercito italiano di completare e perfezionare il proprio percorso formativo. Alle aule torinesi (che hanno sede n …

Comparata a un’università, la Scuola di Applicazione e Istituto di Studi Militari permette agli ufficiali in servizio permanente presso l’esercito italiano di completare e perfezionare il proprio percorso formativo.

Alle aule torinesi (che hanno sede nel settecentesco Palazzo dell’Arsenale) accedono i sottotenenti usciti dall’Accademia Militare di Modena che, in questo modo, possono raggiungere il grado di tenente, oltre a studenti civili che possono conseguire la laurea in Scienze strategiche e militari.

Un ruolo fondamentale per la formazione è giocato dai sistemi informativi, seguiti da un team interno di 5 persone, sotto la guida del tenente colonnello Flavio Porru, capo dell’ufficio logistico della Scuola, preposto alla gestione delle infrastrutture Ict e del data center.

«L’architettura di rete è piuttosto articolata – chiarisce il maggiore Riccardo La Malfa, capo sezione informatica dell’istituto – e si sviluppa tra la sede e un distaccamento ubicato nelle vicinanze. Il suo utilizzo permette di offrire diversi servizi, via Internet e intranet, attraverso applicativi, soprattutto per la gestione del personale e delle buste paga». Anche per la Scuola, quindi, è possibile parlare di core business a proposito del data center, che deve essere affidabile ed efficiente 24×7.

«Il locale adibito a ospitare i server – aggiunge La Malfa – non era più adeguato
alle nostre esigenze e ci poneva forti limiti di gestione, sia ordinaria che di crescita. Queste necessità ci hanno spinto a valutare un sistema di contenimento che fosse modulare e garantisse allo stesso tempo velocità e facilità di gestione hardware e software
». Non ultimo, il fattore logistico ed estetico. «Potendo prevedere una stanza ad hoc a questo scopo, abbiamo cercato una soluzione che unisse alle funzionalità anche design e disposizione ordinata dei cablaggi. La modularità di rack e armadi ci avrebbe, inoltre, permesso di espandere la sala in modo omogeneo».

La scelta è ricaduta su InfraStruXure di Apc by Schneider Electric e il progetto ha avuto inizio con l’adattamento strutturale. Il trasferimento dei server è stato completato in soli cinque giorni. «I tecnici del vendor ci hanno suggerito importanti linee guida per ottimizzare la disposizione dell’infrastruttura, ma il fatto di poter contare su una soluzione pronta all’uso, ci ha permesso di allestire la nuova sala server in autonomia, secondo le nostre esigenze». Il risultato è un data center pensato anche secondo le caratteristiche di modularità e scalabilità. «Ora possiamo contare su un sistema altamente modulare – afferma il maggiore -, che ci permetterà di aggiungere facilmente armadi in caso di espansione senza rinunciare ai benefici che abbiamo ottenuto in termini di ergonomia e flessibilità».

L’investimento è stato considerato anche in funzione del risparmio energetico e dell’ottimizzazione logistica. «Il mantenimento deve essere costante – prosegue -, soprattutto per gli aspetti relativi alla climatizzazione, che deve essere attiva dove serve e non agire indiscriminatamente in tutta l’area. Abbiamo ritenuto che dotare l’ambiente di apparati tradizionali non sarebbe stato né utile né economico. Il prodotto ci ha permesso di utilizzare un sistema di termoregolazione intelligente attraverso i moduli di condizionamento di precisione di cui è dotato».
È, inoltre, possibile monitorare da remoto diversi aspetti del centro dati, garantendo ridotte tempistiche di intervento.

«Teniamo sotto controllo la temperatura delle apparecchiature e il funzionamento di tutti i server ospitati dagli armadi di contenimento, di conseguenza di tutta la rete della Scuola – conclude La Malfa -. A breve completeremo il sistema estendendo il controllo sugli apparati antincendio, in modo da agire proattivamente in caso di urgenza». Nei prossimi anni, infine, è prevista l’aggiunta di ulteriori unità rack e di condizionamento, a supporto di un piano di espansione del data center.

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