Il Crm On Demand di Oracle arriva a 16

La soluzione è disponibile anche in una versione “single tenant”

Oracle ha rilasciato la versione 16 del proprio sistema Crm On Demand, che introduce nuove funzionalità di personalizzazione e si propone anche in una release a utilizzo unico (single tenant).

Le possibilità di personalizzazione delle applicazioni si declinano su tutti e tre i livelli: interfaccia utente, processi di business e dati. I nuovi oggetti personalizzati utilizzano le stesse capacità di quelli predefiniti, tra cui il reporting in tempo reale per l’analisi dei dati, personalizzazione dei campi, integrazione di fonti esterne, gestione del layout di pagina, impostazioni di sicurezza basate su ruolo e gestione liste, cui si aggiunge la possibilità di caricare oggetti da altri sistemi o file.

Gli oggetti personalizzati possono essere configurati con gli stessi strumenti di amministrazione point-and-click disponibili, ma a differenza delle applicazioni tradizionali, gli utenti non dovranno scrivere codice, modificare tabelle o compilare applicazioni.

I miglioramenti a livello di usabilità permettono di consultare le informazioni relative agli oggetti collegati senza uscire dalla pagina corrente e consentono di personalizzare colonne e impostazioni di default all’interno delle finestre di ricerca. La funzione di editing in linea ora è disponibile anche per gli elementi collegati, permettendo di aggiornare le informazioni senza navigare nei record associati. Le capacità di reporting e previsione consentono l’inizio dei trimestri in giorni diversi dal primo del mese e trimestri di 13 settimane.

Hosting privato: in Oracle hanno ravvisato che la multi-tenancy, ossia la condivisione di strumenti (server e applicazioni), in alcuni ambiti aziendali può essere d’ostacolo alla diffusione dell’on demand. Ecco allora che Crm 16 è rilasciato anche in Single Tenant Standard Edition, per consentire alle aziende di accedere a uno stack hardware e software dedicato, a oggetti personalizzati illimitati e a funzionalità opzionali di disaster recovery.

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