Il controllo applicativo di Emc

Alle viste Acm 2.0, soluzione derivata da Smarts per il verificare la disponibilità delle applicazioni su Tcp.

Emc sta per aggiornare la propria offerta di Ilm (Information lifecycle management) con il rilascio, durante il mese, di una soluzione che è frutto dell’acquisizione di Smarts, la società specializzata in information management.


Lo farà con Acm (Application Connectivity Monitor) 2.0, uno strumento di gestione software destinato a spiegare non solo dove e come un’applicazione si blocca, ma anche perché.


Si tratta, infatti, di una soluzione che mappa le relazioni fra le applicazioni e l’infrastruttura e che automaticamente scopre e controlla i software basati su Tcp, essenzialmente per comunicare agli utenti di un network che questi sono effettivamente disponibili. Ma, anche, Acm 2.0 invoca una correlazione fra i dispositivi e una rete, e quando c’è un evento, il software stabilisce il punto esatto questo accade, lasciandosi alle spalle, pertanto, quella koiné di alert che abitualmente popolano i monitor degli amministratori di sistema. Tale sistema è utilizzabile per tagliare i tempi di controllo errori e correzione.


In sostanza, Acm 2.0 è stato ideato per individuare automaticamente lo stato di disponibilità delle applicazioni, con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista amministrativo. E, in tal senso, la soluzione si inserisce nel contesto dell’Information lifecycle management.


In tal senso, Acm 2.0 può operare sì come strumento standalone, ma trova complemento in Smarts Availability Manager e in Service Assurance Manager.

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