Tempo fa (si veda l’edizione del 25 maggio scorso) Linea EDP On Line diede conto delle divergenze di vedute fra Ibm e Motorola sugli sviluppi legati al PowerPc, in particolare sull’integrazione della tecnologia AltiVec, un set di istruzioni multimedial …
Tempo fa (si veda l’edizione del 25 maggio scorso) Linea EDP On Line diede
conto delle divergenze di vedute fra Ibm e Motorola sugli sviluppi legati
al PowerPc, in particolare sull’integrazione della tecnologia AltiVec, un
set di istruzioni multimediali sviluppato da Motorola e non sostenuto dal
partner. La separazione pare ora essersi definitivamente consumata, dato
che il controllo del centro di progettazione "Somerset" di Austin (Texas)
è
passato completamente a Motorola. Le due società hanno dichiarato che
continueranno a "cooperare strettamente sull’architettura PowerPc",
ma è chiaro che gli ultimi sviluppo fanno pensare a un futuro destinato in
direzioni diverse. Tant’è vero che a circa 100 persone Ibm coinvolte nel
progetto è stato offerto un lavoro da Motorola, su sviluppi che Ibm non
intenderebbe perseguire.
Quale scenario si presenta ora sul mercato? Ibm e Motorola hanno iniziato a
intraprendere strade divergenti già da qualche tempo, ma ora, anziché
confrontarsi insieme contro avversari come Sparc, si troveranno più
probabilmente a competere una contro l’altra come fornitori di chip ad
Apple, terzo polo un po’ impotente della contesa. Ibm fa leva sugli siluppi
tecnologici basati sulla velocità e sulla riduzione dei costi, mentre
Motorola punta molto sulle istruzioni multimediali, per contrastare Intel e
il proprio Mmx, in settori come il consumer e la grafica. L’accordo su
Somerset sembra destinato ad accelerare questa competizione, anche se
esiste ancora compatibilità fra le offerte delle due aziende.
La rottura, in ogni caso, non sarà totale. Ibm e Motorola coopereranno
ancora soprattutto nel mercato embedded e continueranno a seguire
l’Architectural Review Board, il cui ruolo è di assicurare la compatibilit
à
proprio fra i prodotti embedded.