Il computer si riavvia da solo

Da cinque anni, ho un desktop Pentium 4 con 512 ram e disco da 120 GB. Fino a poco tempo fa andava benissimo, ma da qualche tempo per avviarlo devo ripetere l’operazione di accensione tre o quattro volte. All’inizio si riavvia da solo e poi chiede di a …

Da cinque anni, ho un desktop Pentium 4 con 512 ram e disco da 120 GB. Fino a poco tempo fa andava benissimo, ma da qualche tempo per avviarlo devo ripetere l’operazione di accensione tre o quattro volte.
All’inizio si riavvia da solo e poi chiede di avviarlo normalmente (operazione che si ripete diverse volte) poi finalmente parte e non dà nessun problema.
Tutti i programmi e Internet funzionano.

La causa del riavvio automatico, o della richiesta di riavvio manuale, dipende dalla fase in cui avviene (o dalla fase in cui viene richiesta).

In sequenza, l’avvio del PC (o bootstrap) attraversa le seguenti fasi principali:

  • controllo della RAM da parte del BIOS;
  • rilevamento delle memorie di massa IDE/SATA;
  • rilevamento delle memorie di massa USB;
  • scansione dei dispositivi PCI, AGP, PCI-X e PCI Express e identificazione della scheda grafica;
  • caricamento del boot loader dal Master Boot Record della prima partizione attiva
  • attivazione del boot loader e conseguente caricamento del sistema operativo (oppure, su sistemi dual boot, visualizzazione di un menu di bootstrap per la selezione del sistema operativo da lanciare)
  • avvio del sistema operativo, attivazione dei servizi e dei programmi ad esecuzione automatica, caricamento dei profili e delle impostazioni;
  • presentazione della schermata di login;
  • caricamento del desktop per l’utente selezionato.

Un problema che si manifesta sporadicamente in una di queste fasi può farla fallire, costringendo il sistema a bloccarsi oppure a effettuare un riavvio automatico (o a richiedere all’utente di effettuarlo manualmente).

In alcuni casi il sistema mostra il cosiddetto blue screen prima di riavviare automaticamente o bloccarsi, in altri viene mostrato un messaggio con una richiesta di conferma, in altri ancora (fortunatamente più rari) il riavvio avviene all’improvviso, senza alcuna richiesta o comunicazione.

A causa del gran numero di componenti hardware e software coinvolti in questa complessa procedura di avvio, tale problema può essere provocato da molte cause possibili.

Il fatto però che il problema si manifesti in modo intermittente e poi, una volta avviato il PC dopo ripetuti tentativi di accensione, scompaia del tutto, fa pensare più a cause hardware (instabilità termica di qualche elemento, falsi contatti, componenti elettronici vecchi) che a cause software; l’ipotesi troverebbe qualche fondamento anche nel fatto che la macchina è relativamente vecchia (4 anni).

Purtroppo, senza indicazioni sulla natura del messaggio che invita al riavvio, o quantomeno della fase di bootstrap durante la quale il riavvio avviene automaticamente o viene richiesto, è difficile diagnosticare il problema con maggiore precisione.

Un buon modo di procedere, dopo aver comunque escluso cause software legate a virus, malware e affini, con una accurata scansione completa del computer effettuata con strumenti aggiornati (consigliabile, per esempio, la triade AVG free edition + Ad-Aware free edition – Spybot-Search&Destroy), e dopo aver installato tutti gli aggiornamenti disponibili per Windows da Microsoft Update, è quello di verificare anzitutto il buon funzionamento della memoria (disinstallando “a turno” tutti i moduli presenti tranne uno e riavviando poi il PC ogni volta).

Se non si identifica alcun modulo RAM apparentemente responsabile del malfunzionamento generale, e se l’installazione dei moduli è stata fatta in modo corretto, specialmente per quanto riguarda la modalità dual channel e le impostazioni delle temporizzazioni a livello di BIOS, si può approfondire il controllo utilizzando MemTest86 (che effettua un controllo molto più approfondito).

Si può poi eseguire un controllo del disco, prima con la utility di Windows poi con strumenti più avanzati (il gratuito HD Tune, per esempio, oppure strumenti commerciali, se disponibili).

In considerazione dell’intermittenza del fenomeno e del fatto che una volta finalmente avviato il PC la situazione si stabilizza, sono possibili anche ipotesi legate al regime termico del computer.

È quindi consigliabile assicurarsi che il disco, la memoria e la motherboard abbiano una temperatura stabile ed entro i limiti ammessi; installare una ventola aggiuntiva all’interno del cabinet è un’operazione semplice e consigliabile, se vi sono parti che raggiungono temperature preoccupanti.

La temperatura dei dischi è misurabile con HD Tune, mentre quella di CPU e motherboard sono spesso misurabili con una apposita schermata del BIOS. La scheda grafica è un altro componente che può essere molto sensibile al carico di lavoro, a causa del calore sviluppato e quindi della temperatura raggiunta. Se è disponibile una scheda sicuramente funzionante e compatibile con lo slot (AGP, PCI-X, PCI Express) di cui il PC è dotato, può essere utile tentare la sostituzione.

Se la scheda è di tipo diverso da quella presente in precedenza sarà naturalmente necessario procurarsi il driver prima dell’operazione. Se il riavvio avviene bruscamente, senza preavviso né messaggi, è possibile che a essere difettoso sia l’alimentatore.

Un alimentatore sostitutivo, nel formato standard ATX, è facilmente reperibile perfino negli ipermercati a un costo compreso fra i 25 e i 60 euro e la sua installazione non presenta difficoltà dal punto di vista meccanico (dal punto di vista elettrico naturalmente vanno prese tutte le precauzioni del caso, tenendo sempre presente che perfino a cavo di rete staccato l’alimentatore contiene condensatori di alta capacità, ancora carichi, in grado di provocare folgorazione). 

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