Il computer invisibile

Apogeo Pagine 312, Lire 39000 (euro 20,14)

In
un mondo invaso dalla tecnologia si alza forte, e da più parti, la voce di
coloro che sostengono che nella corsa allo sviluppo si tende a trascurare un
aspetto cardine, ovvero la centralità dell’essere umano. Questa grave
dimenticanza da parte dell’industria informatica sta causando una crescente
frustrazione nel genere umano, incapace di tenere il passo con la complessità
crescente dei dispositivi immessi sul mercato. In questo dibattito sempre più
vivo, animato da sociologi e tecnologi di tutto il mondo, si inserisce il nuovo
libro di Donald Norman, universitario californiano già noto al grande pubblico
come autore de “La caffettiera del masochista” (Giunti, 1996). Nel suo nuovo
lavoro Norman parte dall’assunto che il pc, come lo conosciamo ora, è
“fondamentalmente un fallimento”: troppo complesso, troppo generico, brutto e
non rispondente alle reali esigenze degli utenti. È necessaria una svolta, dice
l’autore, che riporti le esigenze dell’uomo in primo piano, nascondendo la
tecnologia fino a renderla invisibile. La ricetta di Norman, difficile da
realizzare per sua stessa ammissione, si chiama infodomestico (traduzione di
“information appliance”), ovvero un elettrodomestico specializzato
nell’elaborazione di informazioni e progettato per un’attività specifica, quale
la musica la fotografia, la scrittura. L’infodomestico è semplice, versatile e
piacevole. E, soprattutto, è specializzato: il pc multifunzionale di oggi, al
contrario, svolge molti compiti e per questo deve giungere a compromessi.
Risultato: non si ha un utilizzo efficace da parte degli utenti e si costringe
questi ultimi ad adattarsi alla tecnologia. Norman non nega che l’integrazione
delle funzioni sia utile: è proprio questo che rende potente un pc. Per questo
la sua visione prevede che ciascun infodomestico faccia parte di una famiglia,
secondo una logica modulare, e che esista un’infrastruttura standard a livello
casalingo, su base wireless, che permetta gli scambi di informazioni tra i
dispositivi e che sia dotata di server per la conservazione delle informazioni
stesse. Si tratta, dunque, di un libro al contempo visionario e pragmatico,
pensato sicuramente per i tecnici e gli uomini di business: la rivoluzione che
Norman auspica, infatti, deve partire da loro.

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