Il collaborative commerce made in Italy

Parte da Belluno un progetto, battezzato OptoIdx, a uso e consumo delle importanti industrie ottiche presenti in zona, grazie all’iniziativa della locale Associazione degli Industriali. Piattaforma di base è stata Business Information Exchange, di IrisCube.

In quello che viene definito “il distretto degli occhiali”, l’Associazione Industriali di Belluno ha sviluppato il primo progetto italiano di collaborative commerce con lo scopo di fornire alle aziende uno strumento di integrazione con i propri clienti, strumento che, operando attraverso Internet, consenta di automatizzare il processo di scambio dei documenti con i propri business partner. Tale progetto, che ha preso il nome di OptoIdx, è basato sull’applicazione di Business Information Exchange (Bix) realizzata da IrisCube

«Nel 1998 – ha spiegato Marco Barnabò responsabile progetti speciali dell’Associazione Industriali di Belluno – ci hanno interpellato due imprese per verificare se era possibile creare uno standard di comunicazione tra loro e i fornitori. Allora siamo partiti raggruppando otto aziende, con in testa Luxottica, Safilo e Fedon, e alcuni loro piccoli fornitori per lavorare alla definizione di uno standard di comunicazione che consentisse lo scambio dei dati. Ci sono voluti due anni per metterci d’accordo». La soluzione cui si è giunti consiste nel far dialogare, per l’intero processo dell’ordine e per quelli seguenti, le aziende tramite un solo sistema, OptoIdx, che è predisposto da IrisCube e si basa su Bix. Il progetto permette lo scambio di documenti in formato predefinito (Xml), gestendone la complessità e tenendo traccia delle modifiche e dei passaggi avvenuti. Il progetto è realizzato in modo da permettere l’utilizzo del nuovo sistema a tutte le tipologie di azienda, indipendentemente dalla presenza e dalla complessità dei singoli sistemi informativi: le più grandi imprese avranno la possibilità di accedere al sistema attraverso i loro sistemi informativi esistenti. Le aziende più piccole, che non hanno sofisticati sistemi informatici e gestionali possono lo stesso accedere ai documenti interni attraverso un’interfaccia Web e possono avvalersi del linguaggio Xml per scambiare tali documenti.

L’accesso via browser avviene tramite una password e un canale Ssl a 128 bit. Mentre un sistema di disaster recovery assicura un tempo di ripristino di quattro ore.

Partner del progetto al fianco di IrisCube sono stati Microsoft per l’infrastruttura software realizzata su piattaforma .Net e attraverso BizTalk Server, Sql Server 2000, Windows 2000 Advanced Server e Internet Information Services; Cisco per le soluzioni di rete e di sicurezza; Hewlett-Packard per l’infrastruttura hardware e i sistemi ad alta disponibilità.

Per le aziende che intendono aderire al progetto è prevista una fee annuale proporzionale al fatturato.

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