Il cloud computing si adatta davvero alle Pmi?

Anche se ne parla molto, il cloud è ancora un argomento nuovo ed è quindi normale che generi un certo scetticismo. Davide Dagri, Direttore Commerciale Pmi, Dell Italia, cerca di fare un po’ di chiarezza, dando anche alcuni consigli su come valutare eventuali proposte.

Con tutto il clamore generato in questi giorni sul tema del
cloud, è difficile non essere scettici. Anche ai primi tempi di Internet, il
buzz pareva assordante, ma il tempo necessario a far diventare il web un
argomento comune è stato sicuramente più lungo rispetto a quanto molti
prevedevano. Questa volta forse è il caso di essere più ottimisti. E in
generale, credo che sia un ottimo momento perché le aziende di piccole e medie
dimensioni considerino le opportunità che il cloud può portare loro e come
questo possa impattare sul loro business.

Anche se il concetto di cloud in sé può sembrare complesso, attorno
a questo sta prendendo forma una grande innovazione, che la renderà tangibile e
concreta per le realtà di ogni dimensione. Nella sostanza, molta di questa
innovazione avrà un impatto significativo su aspetti critici del business, e
potrà giocare anche un ruolo importante nel farlo crescere e renderlo
scalabile. Se consideriamo che negli ultimi venti anni, il mondo IT ha visto
succedersi una serie di ondate evolutive, a volte rivoluzionarie –
client/server computing, dotto/e-business, VoIP – è chiaro che ci troviamo sulla soglia di un cambiamento in
tema di applicazioni cloud aziendali.

Di seguito alcuni motivi che ci spingono a credere che il
passaggio al cloud computing possa meritare di essere preso in considerazione:

1) I
più grandi vendor IT stanno effettuando investimenti sostanziosi

In Dell abbiamo annunciato lo scorso aprile che avremmo
costruito più data center estremamente efficienti nel mondo, per offrire ai
clienti accesso a tecnologie cloud pubbliche e private, che permetteranno loro
di sfruttare al meglio offerte di Infrastructure- e di Virtual
Desktop-as-a-Service, oltre che servizi di IT in outsourcing. Ma anche altre
aziende stanno facendo investimenti significativi – secondo CNET, Microsoft da
sola investirà “milioni di dollari per
convincere le aziende di che cosa questo (il cloud) realmente significhi
”,
spendendo il 90% del suo budget di ricerca e sviluppo, pari a 8,6 miliardi di
dollari, nel cloud. Per non essere da meno, sia Amazon sia Google continuano a
destinare una grande parte dei loro budget capex trimestrali – stimabili in
200-400 milioni di dollari – sul cloud.

2) I
fornitori di cloud computing / SaaS stanno registrando successi importanti

Salesforce.com ha annunciato risultati record per il suo
anno fiscale 2011, con un fatturato superiore a 1,5 miliardi di dollari, che si
prevede supererà i 2 miliardi di dollari nel corso del 2012. Non è un caso che,
contemporaneamente, le azioni di Salesforce.com siano arrivate alla quota di
153 dollari, picco massimo di sempre e oltre il doppio rispetto al prezzo che
avevano prima della recessione globale. Inoltre, il 74 per cento tra chi ha
risposto a una recente inchiesta condotta da Sandhill.com su 119 CEO di altrettante
aziende software, indica il cloud come driver principale degli attuali
investimenti.

3) I
principali analisti concordano nelle loro previsioni

La CIO Agenda Survey condotta da Gartner Group per il 2011
su oltre 2.000 CIO ha evidenziato il cloud computing come la priorità
principale. Ha anche indicato come, mentre gli investimenti IT stanno nella
sostanza ristagnando, gli investimenti sul SaaS cresceranno dal 3 al 43 per
cento nei prossimi quattro anni. Forester Research prevede che il mercato per
il cloud computing crescerà da 25,5 miliardi di dollari nel 2011 a 159 miliardi
di dollari nel 2020, con il SaaS come principale driver di questa crescita, di cui rappresenterà 133
miliardi di dollari nello stesso arco di tempo.

Secondo una ricerca condotta da MarketBridge su 1.000
organizzazioni nordamericane di piccole e medie dimensioni, il 44 per cento
delle aziende dichiara di avere almeno un’applicazione di business nel cloud, e
oltre il 70 per cento prevede che ne porterà altre entro i prossimi 12 mesi. Un
altro recente studio condotto da AMI Partners prevede che l’adozione di
soluzioni SaaS da parte delle PMI crescerà del 25 per cento nei prossimi cinque
anni.

Quindi, cosa fare come piccola e media impresa che cerca di
capire che senso possa avere il cloud computing? E’ sicuramente desiderabile
non rimanere indietro, ma è fondamentale fare tutte le verifiche del caso prima
di esplorare il cloud, in modo da poter essere davvero pronti. Ecco alcune
considerazioni che possono aiutare ad andare nella giusta direzione:

  • Definire
    perché il cloud ha senso per il proprio business

Il fatto è, come spesso succede, che non esiste una formula
precisa per passare al cloud. E’ importante chiedersi se, per la propria
azienda, ha senso passare al cloud. Si adatta bene ai propri processi di
business? Permette di ottenere un vantaggio competitivo di cui ancora non si
dispone? E’ un processo che aziende comparabili stanno effettuando con
successo? E’ importante definire bene questi aspetti per assicurarsi di stare
usando una soluzione adatta e personalizzata in base alle proprie necessità.

  • Capire
    come il cloud è differente

Le differenze tra il cloud e il computing tradizionale
on-premise sono significative. Solo perché parlare di cloud sembra facile, non
vuol dire che questo lo sia davvero. Bisogna pensare quali sono le applicazioni
che devono essere mantenute nel proprio data center e i motivi perché questo
accade, prima di trasferirne alcune al cloud. E’ importante considerare dove si
desidera che i propri dati siano conservati e prendere in esame anche la
sicurezza, non solo gli aspetti economici.

  • Decidere
    da dove cominciare

Come per tutte le cose, non si può fare tutto in una volta.
Vanno prese in esame le soluzioni e le aree IT esistenti, in particolare quelle
dove le cose non funzionano più come dovrebbero, o semplicemente quelle che
sono cresciute in modo particolare. Si tratta di buoni candidati per il
cloud?

  • Trovare
    il giusto partner

Passare al cloud potrebbe non essere facile come si potrebbe
pensare. E’ importante trovare il partner giusto, che ci accompagni nel
cammino. Qualcuno che ci aiuti a costruire la soluzione giusta e non si limiti
solamente a vedere un prodotto o una soluzione standard. E che magari possa
fornire nel tempo un supporto continuativo.

*Direttore Commerciale Pmi, Dell Italia

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