Il centro It da servizio deve diventare motore dell’innovazione

Banca Intesa negli ultimi sei anni ha cambiato tre diversi modelli organizzativi. In questo contesto, come ci spiega il responsabile del coordinamento Sistemi informativi, Sabino Illuzzi, la sua area ha dovuto strutturarsi per essere più elastica e proattiva nella creazione di valore.

Cambiare tre diversi modelli organizzativi nello spazio di sei anni è un bella prova di "innovazione" soprattutto se si tratta di una organizzazione di grandi dimensioni come Banca Intesa. Ma è, soprattutto, uno straordinario allenamento per la divisione It che, secondo Sabino Illuzzi, responsabile del coordinamento Sistemi informativi di Banca Intesa, "riesce a essere strategica nella misura in cui partecipa agli obiettivi dell’impresa e ne condivide le responsabilità".


In Banca Intesa, Illuzzi ha pilotato l’organizzazione It verso un modello che ha trasformato la struttura da leva dell’integrazione a strumento di competizione, partendo dal presupposto che "i modelli organizzativi dell’It devono essere funzionali agli obiettivi di business dell’impresa. E in un mercato in continuo cambiamento si tratta di obiettivi che a loro volta sono destinati a cambiare in continuazione. Occore prendere atto che non esistono più assetti stabili e che il modello di riferimento dell’It oggi deve essere pensato per gestire il cambiamento continuo".


Una It organizzata per rispondere a queste pressanti esigenze di cambiamento è una It diversa, più elastica e con dei principi organizzativi innovativi. "Nella lista delle priorità – osserva Illuzzi – il primo posto deve essere occupato dalla gestione della complessità. Cambiare rapidamente vuol dire alzare il livello di complessità della macchina organizzativa e per questo non è più sufficiente fare riferimento a una solida base di "competenze". Per questo serve fare sistema con tutte le altre funzioni dell’impresa".


In sostanza, il richiamo di Illuzzi è a una It che abbandona il vecchio ruolo di "fornitore" interno di servizi It per le varie funzioni aziendali, assumendo un ruolo più attivo, di attore protagonista nella creazione del valore complessivo dell’impresa. Illuzzi illustra con la propria esperienza un esempio illuminante per capire questo processo: "Nel corso del tempo abbiamo rivisto profondamente la nostra organizzazione. E il primo grande salto di qualità è derivato dalla sfida di dare vita a un modello organizzativo in grado di abilitare la trasformazione del gruppo. In sostanza, nella banca si è dato vita a un punto unico di management dell’It, cui è stato affidato il compito di pilotare il cambiamento del Gruppo Intesa". Uno scenario, questo, che si allinea con la tendenza in atto emersa dallo studio TopCircle del Politecnico di Milano e di Hp, che registra un ingresso del Cio e dell’It a livello di top management. "Il secondo step – prosegue Illuzzi – si è realizzato per la necessità di intervenire sull’organizzazione It al fine di rendere i costi operativi compatibili con uno scenario diverso, certamente più severo in termini di risorse. In parallelo all’It veniva chiesto un miglioramento dei servizi. Questo secondo step è stato caratterizzato da una sostanziale ricerca di efficienza e dalla necessità di snellire e sveltire tutti i processi". Insomma, un passaggio obbligato per far giocare alla propria organizzazione la partita del cambiamento continuo. La terza fase rappresenta la maturità di questo processo. "Il top management chiede all’It di essere più vicina al business – spiega il manager – e questo ha significato per l’It lo sviluppo di assetti e meccanismi organizzativi più orientati al cliente, non solo quello interno, ma a quello "vero", che attraverso i vari canali di vendita viene in contatto con la banca. Per rispondere a questa esigenza, abbiamo "smontato la macchina" dell’It e l’abbiamo rimessa assieme sulla base di nuovi presupposti. Ad esempio, sono stati ripensati i presidi organizzativi dell’It e il collegamento tra questi e il top management, si è avviato un processo di diretto coinvolgimento dell’It nelle decisioni di business, si è di fatto trasformata l’It da servizio interno ad attore dell’innovazione".

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