Il centro commerciale? Virtuale e tridimensionale

Per le aziende è un modo per approcciare il commercio elettronico senza grandi investimenti

All’epoca della new economy diverse ricerche li indicavano come il naturale canale di sbocco per le Pmi che non avevano intenzione di lanciarsi da sole nell’e-commrce. Nacquero alcuni centri commerciali virtuali e in fretta morirono travolti dalla fine della bolla e dal lento sviluppo del commercio elettronico italiano. Ora però sono tornati con una nuova veste tridimensionale più adatta ai tempi di Secondo Life.


“Aprire un negozio da noi è semplice – spiega Marcello Comanducci di Virtuy Mall (www.virtuy.com) – basta spedire una mail o telefonare, e il nostro responsabile commerciale provvederà a trovare la soluzione adatta alle esigenze di spesa e di visibilità richieste dal cliente”. Guardando la piantina del centro commerciale, si può scegliere se aprire un semplice showroom, dove non si hanno funzionalità di e-commerce ma si sfrutta solo la possibilità di avere una vetrina per i propri prodotti, oppure uno shop. La struttura, seppur virtuale, è ben congeniata e personalizzabile, e si parte da 1500 euro annui per avere un negozio di tipo “small”, dove si ha a disposizione uno spazio di vendita per un numero di prodotti limitati, per poi passare alla tipologia “medium”, “big” e arrivare a quella “extra”, con tariffe annue a partire da diecimila euro.


“La tipologia extra è studiata per clienti che hanno delle esigenze particolari – chiarisce Comanducci – pagando quella cifra si possono vendere un numero illimitato di prodotti e si possono personalizzare e realizzare su misura l’arredamento del negozio e le finiture, in modo da soddisfare le esigenze di grandi catene di franchising o di negozi che hanno bisogno di sfoggiare un certo stile, magari per stringenti esigenze di brand”.


Una volta decisa la cifra da investire, il proprietario del negozio concorda con i grafici i colori delle pareti, la posizione degli scaffali e l’allestimento delle vetrine, e poi al resto pensa tutto Esimple, l’azienda che gestisce Virtuy Mall: indicizzazione su Google, traduzione in inglese delle descrizioni degli oggetti per poter raggiungere la clientela straniera, fatturazione e controllo della vendita. “L’azienda, una volta ricevuto l’ordine di acquisto da parte nostra, deve solo impacchettare la merce e spedirla tramite corriere”, assicura Comanducci. Anche il customer care e la sicurezza delle transazioni sono di competenza di Virtuy Mall, che garantisce così che sia un unico referente ad assumersi le responsabilità dell’acquisto.


Il proprietario del negozio può accedere, attraverso un pannello di controllo e una password, all’area di gestione del suo esercizio, inserendo le foto dei prodotti (autonomamente o aiutato da tecnici di Esimple), modificando le didascalie e visualizzando gli ordini dei clienti.


Il target di interesse per questo tipo di attività è vario, e va dal grande produttore che vuole provare a inserirsi in un nuovo mercato, fino al piccolo negoziante che decide di aprire una finestra sul Web parallela al suo negozio reale; l’importante è capire che si ha maggior successo se il prezzo dei prodotti in vendita è particolarmente aggressivo oppure se si trattano prodotti di nicchia.


L’innovazione rappresentata da questo centro commerciale sta nel fatto che le persone che lo visitano, dopo aver scaricato un’applicazione di 6 Mb, possono muoversi con il cosiddetto avatar (l’alter ego in pixel di ognuno di noi) all’interno di un ambiente 3D, e visualizzare negozi e prodotti proprio come all’interno di un centro commerciale vero.


“Le premesse per fare dei buoni affari ci sono tutte – continua Comanducci – perché la versione beta è on-line da solo tre mesi ma, nonostante questo, i prodotti in vendita sul sito hanno già raggiunto le prime pagine del ranking di Google e in più registriamo giornalmente almeno mille utenze diverse. Fra quindici giorni, inoltre, uscirà la versione aggiornata del sito, e ci aspettiamo di passare in poco tempo dai 40 negozi di oggi a 120, grazie anche alle campagne pubblicitarie che abbiamo pianificato su riviste, social network e blog”.


Un servizio di statistica interna è in grado di fare un’analisi di mercato e una profilatura dei clienti che visitano i negozi, in modo da offrire uno strumento in più ai gestori per capire le esigenze del pubblico e adeguarsi ai loro bisogni, con il fine di incrementare le vendite.


“La nostra fonte di guadagno non sono i canoni annuali dei negozi – conclude Alessandro Comanducci – perché quelli ci consentono al massimo di arrivare in pari con gli investimenti tecnologici del motore grafico, la manodopera e l’erogazione di servizi. Noi percepiamo una percentuale sulle vendite, che varia dal 10% al 30% a seconda del settore, e quindi abbiamo tutto l’interesse che il negozio vada bene e che la scommessa dell’investitore sia redditizia. E poi noi siamo più economici: su Ebay il venditore paga ogni volta che espone il singolo prodotto, anche se questo non viene venduto, su Virtuy Mall si paga solo se si vende”.



L’idea rappresentata da Ariel Center (http://arielcenter.it/) è completamente diversa, perché in questo caso il centro commerciale funziona solo da catalizzatore di attenzione per i clienti, lasciando la parte relativa all’acquisto in gestione ai singoli venditori.


“All’epoca dell’inaugurazione del 2 luglio 2007 – racconta Alessandra Vit, general manager di Ariel Center – il nostro centro era l’unico in Europa, e rappresentava una grossa scommessa. Da allora abbiamo aperto più di duecento punti vendita virtuali e i nostri server gestiscono una media di duemila utenti unici al giorno”.


Si può visitare il centro commerciale attraverso un’animazione 3D, usando l’ascensore per recarsi nei vari reparti che suddividono i prodotti in categorie merceologiche, ma le vetrine non sono accessibili, bensì costituiscono il link che porta al sito esterno del rivenditore.


“Requisito fondamentale per rivolgersi a noi – spiega Alessandra Vit – è avere già un sito di e-commerce. Poi, a seconda del tipo di richiesta che ci viene fatta, noi proponiamo un negozio del nostro centro commerciale, di cui curiamo e realizziamo la sezione grafica seguendo i desideri del nuovo esercente”.


I prezzi variano da 1.500 euro ogni sei mesi (in modo da poter valutare il ritorno dell’investimento) fino a trenta o quarantamila euro, che comprendono il canone annuo e il costo per la realizzazione di una vetrina completamente personalizzata e con una struttura tridimensionale al suo interno, come per esempio quella del negozio Ferrari.


“Per coloro che ancora non possedessero un sito di e-commerce, – aggiunge Vit – noi siamo in grado di realizzarlo con cifre a partire da duemila euro. Il risultato è un prodotto dall’alta funzionalità e perfettamente adeguato alle normative più recenti che regolano il commercio elettronico”.


Oltre a questo, Ariel Center offre un servizio di consulenza nell’area marketing, mettendo a disposizione del venditore i dati e le statistiche per migliorare la grafica e la struttura dei siti privati. All’interno del contratto, è anche compreso il posizionamento all’interno dei motori di ricerca.


“Per i frequentatori del nostro sito – continua il general manager – abbiamo organizzato una newsletter che pubblicizza i prodotti in vendita, abbiamo aperto una community per potersi scambiare consigli ed esperienze, e in futuro creeremo un comparatore dei prezzi in grado di fare confronti tra medesime categorie di prodotti in vendita presso di noi. Tutto questo, oltre ai concorsi che mettono in palio premi e buoni spesa, creano fidelizzazione, e cercano di abbattere l’alone di diffidenza che gli italiani hanno verso gli acquisti on-line”.


I prodotti più venduti sono quelli del campo dell’abbigliamento e delle calzature (Yoox è stato uno dei primi ad aprire un negozio virtuale, e fa ottimi affari), ma vanno forte anche l’elettronica e l’arredamento.


Però, non occupandosi direttamente della vendita dei prodotti, Ariel Center è in grado di registrare solo le visite e, di conseguenza, i potenziali clienti, ma non gli acquisti reali. In ogni caso, può avvalersi di un feedback importante per quanto riguarda le esperienze dei venditori: “Nessuno ha mai abbandonato il negozio dopo averlo aperto presso di noi – chiosa Alessandra Vit – e tutti sono soddisfatti di questa vetrina virtuale che, attraverso una forte campagna pubblicitaria e il passaparola dei visitatori, sta diventando un punto di riferimento”.


LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome