Il cashless al centro delle strategie di SisalPay

A colloquio con Maurizio Santacroce Direttore Business Unit Digital Games & Services di Sisal. Dieci milioni di investimento, non solo per dotare di Pos tutti i punti di accettazione, ma anche per puntare su tecnologie nuove, Nfc in primis.

La digitalizzazione di un Paese come l’Italia passa attraverso tanti tasselli, che toccano sicuramente la Pubblica Amministrazione, le imprese, le infrastrutture, ma che finiscono per incidere in modo evidente anche sui comportamenti degli individui.
Un’area sulla quale si stanno concentrando attività e percorsi di innovazione è quella dei pagamenti, elettronici e in mobilità. La richiesta da parte dei consumatori è senza dubbio in crescita, ma non è disgiunta da innegabili esigenze di semplicità e sicurezza.
In questo scenario trova la sua collocazione la strategia di SisalPay volta a garantire la massima capillarità possibile nella diffusione degli strumenti di pagamento elettronico su tutto il territorio nazionale.
“SisalPay – racconta Maurizio Santacroce Direttore Business Unit Digital Games & Services di Sisal – ha deciso di sostenere un investimento da 10 milioni di euro per aumentare la sua capacità di accettazione degli strumenti di pagamento elettronico”.

L’investimento è stato indirizzato da un lato alla dotazione di tutti i punti SisalPay di Pos, dall’altro allo sviluppo di una piattaforma online e di App fondamentali per sostenere il processo di diffusione del cashless nel Paese. Concretamente si parla della realizzazione di una infrastruttura tecnologica in grado di gestire gli strumenti di accettazione di carte di credito, debito e di bancomat anche in modalità Nfc in circa 40.000 punti vendita distribuiti su tutto il territorio nazionale e di un portale, Sisalpay.it, attivo dallo scorso mese di giugno attraverso il quale gli utenti possono tenere sotto controllo e gestire tutte le spese per ricariche e utenze utilizzando un unico account.
Attraverso il portale, l’utente ha inoltre la possibilità di archiviare tutte le ricevute per un arco temporale di dieci anni e disporre i pagamenti utilizzando moneta elettronica.

In fase di sviluppo sono poi le App per piattaforme iOs e Android, la cui disponibilità è prevista per il prossimo anno.

“Avremmo potuto limitarci ad adottare tecnologie mature – spiega Santacroce – con la garanzia di poter essere comunque operativi. Abbiamo preferito investire in tecnologie d’avanguardia, in primis Nfc, preparandoci dunque al futuro”.

Se tutto il progetto guarda in primis a rendere più semplici e accessibili gli strumenti di pagamento elettronici, come ammette Santacroce “il retropensiero sulla sicurezza resta”.
E dalla sua SisalPay ha senza dubbio tutte le garanzie della casa madre: “Sisal è un Istituto di pagamento certificato dalla Banca d’Italia e certificato Pci: gestiamo 200 milioni di transazioni l’anno per 6 miliardi di euro”.
Il progetto, spiega ancora il manager, nasce dopo un’attenta attività di ascolto delle esigenze del consumatore, ma anche dell’operatore: “Abbiamo investito molto nello sviluppo di una interfaccia utente che fosse semplice sia per il cliente finale, sia per il gestore del punto vendita”.
Perché è anche attraverso una interfaccia non ostile che si facilita lo sviluppo di servizi innovativi di pagamento, che oggi abbracciano le ricariche telefoniche, i servizi di monetica, come le ricariche Postepay e Paypal, i servizi di pagamento e bollettazione.
Per lo sviluppo del progetto, SisalPay ha attivato un team di progettazione interno, affidandosi poi a grandi partner internazionali per la execution. In prospettiva si prevede l’ampliamento dei punti esistenti con l’attivazione di 8.000 nuovi punti vendita distribuiti sul territorio e dedicati ai soli servizi di pagamento.

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