Il caro vecchio virus non c’è più?

Vista la potenza dei pc in circolazione i criminali puntano a prendere possesso delle macchine degli utenti o a carpirne i dati personali

“Italiani, attenzione ai vostri pc! I malware sono sempre piu’ diffusi”. E’ intitolato così uno degli ultimi comunicati stampa
diffusi Webroot, azienda specializzata nella sicurezza. Il tono è abbastanza
allarmante, ma non si discosta di molto da analoghi comunicati diffusi dalla
concorrenza.


A pensare male viene il sospetto che tanta foga nel segnalare il possibile arrivo di pericolosissimi virus sia un po’ sospetta. Eppure non è così anche se bisogna capire di cosa si sta parlando visto che è da un po’ di tempo che non si segnala l’arrivo di epidemie capaci di bloccare milioni di macchine, in tutto il mondo. “In effetti è un po’ che non vediamo un bel virus”, osserva con ironia Danilo Bruschi, docente di Informatica all’università degli studi di Milano. Questo non significa però che il pericolo stia diminuendo ma solo il fatto che “il target di chi attacca si è spostato”.


Secondo Bruschi, infatti, le organizzazioni criminali che hanno iniziato a occuparsi anche delle azioni illegali in rete (soprattutto dall’Est quelle nostrane accusano ancora il ritardo tecnologico del Paese e preferiscono le attività tradizionali) “non cercano più di fare il botto ma puntano all’attacco silente”.


L’obiettivo, spiega il docente, è di entrare nella macchina dell’utente che prima era poco interessante perché poco potente, mentre oggi può essere molto utile, per esempio, per lanciare attacchi. “Non c’è più l’attacco virale ma il mercato delle macchine compromesse è sempre alto con gente capace di affittare ventimila macchine in un colpo solo”. I pc sul mercato sono in pratica delle workstation di qualche anno. Macchine abbastanza potenti da poter essere utilizzate da altri per scopi fraudolenti in un sorta di grid computing illegale. E’ il fenomeno delle botnet che secondo Bruschi è ampiamente sottovalutato.

I
pericoli però non finiscono qui. Ai criminali infatti oltre a controllare le
macchine conviene anche entrare nei pc per carpirne i dati personali. Tanto è
vero che sempre più spesso gli esperti di informatica osservano che bisogna
sempre mantenere aggiornati antivirus e firewall ma a scanso di equivoci bisogna
tenere d’occhio con attenzione i movimenti della propria carta di credito.
Pronti ad accorgersi se c’è qualcosa di strano.

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