Il Cad a un punto di svolta fra essere commodity o leva strategica

Le soluzioni più recenti muovono ancora dalla progettazione, ma si arricchiscono di nuove funzionalità per avvicinarsi sempre più alle esigenze di gestione della produzione espresse da una clientela ormai padrona del mercato. Le novità di Ptc, SolidWorks e Ugs.

Da anni considerato come un mercato maturo, quello del Cad si presenta, invece, con un atteggiamento frizzante, in un’evoluzione dinamica ma non rivuluzionaria (per timore di alterare gli equilibri) che vede un carosello di protagonisti imprimere la propria firma sui progetti assistiti a computer. Acquisizioni e vendite, quotazioni in Borsa, marchi rinnovati, periodi di stasi e accelerazioni si rincorrono in un quadro che ha per soggetto principale il cliente e le sue esigenze. Da qui il lancio di prodotti con un numero sempre crescente di funzionalità, attenti alle richieste di soluzioni complete e propositive.


La scorsa estate ha rappresentato un periodo d’oro per il settore, con alcuni degli attori principali alla ribalta, capaci di muovere il mercato con software attenti e aperti caratterizzati da maggiore flessibilità e capaci di ridurre il tempo di modellazione.

Investimenti orientati


Ptc, SolidWorks e Ugs si sono succedute ai microfoni dell’emittente Cad, annunciando i propri nuovi nati. La prima, dopo un periodo buio, si è focalizzata sulla riorganizzazione delle operation, realizzando un consolidamento della forza vendita e occupandosi dell’organizzazione dei global service e dello staff, puntando al focus principale dell’innovazione prodotto e cercando di mettere a frutto gli investimenti fatti su Pro/Engineering. La versione Wildfire del proprio Cad meccanico (giunta alla release 2.0) è stata al centro di investimenti per quanto riguarda l’interfaccia grafica, il potenziamento e l’aggiunta di nuove funzionalità, l’apertura della piattaforma, sfruttando Java e Web, in ottica collaboration e codesign.


"Abbiamo iniziato un percorso verso una piattaforma definita Product Development System che rappresenta il nostro elemento caratterizzante – ha spiegato Stefano Rinaldi, country manager di Ptc Italia – e punta non solo sull’efficienza operativa, bensì vuole rappresentare una leva strategica per guadagnare un vantaggio competitivo".


Alla base di tutte le soluzioni coinvolte si pongono Internet, la creazione di un modello digitale, la gestione dei dati e delle informazioni che si sviluppano durante il processo di sviluppo prodotto (e qui entra in gioco il Pdm) e il supporto delle problematiche di collaborazione.


"L’innovazione estrema può essere più un onere che un aiuto – ha proseguito il manager -. In Wildfire ci siamo curati di recuperare tutta la base dati proveniente dalle versioni precedenti, cercando di controllare il processo in tutte le sue fasi".

Potenziamento su richiesta


Un mix di novità e miglioramenti è stato anche il motore propulsivo di SolidWorks 2005, MCad che la società omonima in orbita Dassault Systèmes ha lanciato sul mercato in questi mesi.


Il country manager per il nostro Paese, Luca Rossettini, trasmette ottimismo e fiducia mentre illustra le nuove caratteristiche del proprio software che tra quelle inedite, sviluppate in seguito a specifiche richieste dei clienti, e le migliorie apportate, conta circa 250 funzionalità. La soluzione potenzia gli strumenti di disegno e punta ad accelerare la produttività e la transizione al mondo della progettazione tridimensionale, orientandosi soprattutto ai settori machinery, degli stampi e del design.


"La nuova release – ha specificato Rossettini – enfatizza la nostra attenzione per il comparto meccanico e apre ulteriormente agli stampisti e ai progettisti di prodotti consumer. Crediamo, inoltre, di aver raggiunto la completezza per quanto riguarda l’ambito bidimensionale".


Ma i messaggi lanciati dal manager vanno anche in una direzione strategica e contengono asserzioni molto precise, tra cui (secondo dati pubblici ma non meglio dichiarati) il considerarsi leader nel mercato mainframe, prevalente nel mondo Cad, per le aziende produttive, e l’asserzione di essere il programma più richiesto in termini di skill.


L’atteggiamento positivo di SolidWorks è spronato anche dal fatto di essere riuscita a far breccia anche nelle aziende di dimensione enterprise e dalla crescita delle richieste di certificazioni. L’annuncio più forte, comunque, riguarda l’impegno ad agevolare la transizione al mondo 3D. L’offerta di DwgEditor, agganciato alle varie licenze di SolidWorks 2005, consente di modificare i file 2D Dwg nel formato originale in un’interfaccia simile a quella di AutoCad.

Sfida alla complessità


Il passaggio di mano da Eds a una triade di nuovi investitori non ha tolto smalto a Ugs che, anzi, intende riaffermare la propria posizione nell’olimpo dei Cad vendor. E ne dà prova con una doppia mossa. L’acquisizione, recente, dell’inglese D-Cubed (fornitrice della tecnologia embedded utilizzata dai principali sviluppatori di applicativi di progettazione assistita a computer) e il lancio della release 16 di Solid Edge, destinato al mid range.


"Intendiamo dare al mercato un chiaro segnale della nostra vitalità – ha dichiarato Salvatore Zito, indirect channel sales manager di Ugs Italia – e Solid Edge ne costituisce un tassello importante, per l’esattezza il prodotto che al nostro interno genera il maggior numero di nuovi clienti". Le linee guida seguite nella realizzazione di Solid Edge V16 sono l’interoperabilità e la progettazione ibrida 2D/3D oltre all’apertura a settori quali il machinery, le apparecchiature, i prodotti di consumo e gli stampisti, dando grande risalto alla possibilità di migrare a Solid Edge da altri Cad, Mechanical Desktop e AutoCad di Autodesk, Pro-E di Ptc in testa.


La nuova versione permette, infine, il posizionamento di componenti tridimensionali usando relazioni in due dimensioni e facilita la progettazione top down realizzando "un vero e proprio 2D nel 3D", ha specificato il manager.

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