Il buio oltre il semestre

Lo scenario descritto da Idc e Gartner dopo i primi sei mesi del 2002 non è per niente confortante. Il mercato non riparte e si ritorna a parlare di pressione sui margini, invece che di spinta verso nuovi mercati

16 luglio 2002 Ci avevano provato, all’inizio dell’anno, a lanciare qualche segnale di speranza. Soprattutto avevano provato a leggere in chiave ottimistica qualsiasi se pur labile cenno di ripresa nelle aziende leader del comparto. Avevano provato a valutare quanto l’effetto 11 settembre fosse diventato un’eco. Avevano provato a guardare ad altri mercati, cercando di cogliere un volano dal quale prendere una spinta di accelerazione.
Ma, lasciati alle spalle i primi sei mesi del 2002, è il momento di guardare in faccia la realtà. E non è una bella realtà quella descritta da Idc e Gartner.
La crisi non è passata, gli investimenti non ripartono, le difficoltà nelle quali versano alcuni mercati-guida (quello dell’auto in testa) non fanno prevedere nulla di buono.
I dati ufficiali di Gartner saranno disponibili solo dalla prossima settimana, ma fin da ora pare che la società di ricerca abbia smorzato di molto i toni. Si torna a palrare di pressione sui margini in un mercato – quello dei pc – che di margini da anni ne concede ben pochi.
E non molto diversa è la valutazione che viene da Idc. Qualche speranza si era accesa nel momento in cui si faceva strada il fenomeno del replacement, che vedeva i notebook favoriti rispetto ai desktop. Ma ora l’indice dei prezzi risulta di nuovo in discesa, tanto che pare che su base annua finirà per scendere di oltre il 10%.
Le grandi aziende sono ferme, le gare pubbliche pure. Senza dimenticare, che, tanto per guardare al nostro Paese, il crescente ricorso all’asta rende sicuramente più vantaggioso il procurement, ma rende meno appetibile (e remunerativo) l’appalto per chi si aggiudica la commessa.
Non sarà un autunno
caldo, temiamo. Più che non sia di nuovo inverno.

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