Il board di Computer Associates vince la sua battaglia

L’aspro tentativo di scalata alla maggioranza dell’assemblea degli azionisti di Computer Associates non è riuscito.

L’aspro tentativo di scalata alla maggioranza dell’assemblea degli azionisti di Computer Associates non è riuscito. Come previsto, la cordata guidata dal finanziere texano Sam Wyly non ha raggiunto il suoi obiettivi, che dopo un inizio particolarmente aggressivo (con la proposta di separazione di Ca in quattro divisioni indipendenti) erano stati ridimensionati in una proposta di sostituzione del presidente Charles Wang e di quattro membri del CdA. Dopo la conta delle deleghe presentate in assemblea, l’attuale dirigenza dell’azienda, quarta softwarehouse al mondo per importanza, ritiene di poter contare sul 75% dei voti che confermerebbero l’attuale consiglio. I risultati definitivi della votazione sono attesi nelle prossime due o tre settimane. Alla guida della sua finanziaria Ranger Governance, Wyly aveva lanciato il suo attacco nel giugno scorso, accusando il management di scarso rendimento e di una serie di abusi. Attraverso un portavoce Wyly si è detto comunque certo che l’esito della votazione rappresenta una vittoria per l’intero azionariato di Ca, che ha riconquistato la perduta autorevolezza. Il tentativo di cordata è sfociato infatti in un atteggiamento di maggiore disponibilità e apertura da parte di tutto il consiglio, capitanato dal Ceo Sanjay Kumar, il quale si è detto disposto ad ascoltare con più attenzione i suggerimenti degli investitori. Charles Wang, il chairman che è stato uno dei veri bersagli di Wyly, ha definito “demoralizzanti”, i due mesi che hanno preceduto l’assemblea.

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