
Le nuove release di Veritas sono compatibili con più piattaforme permettendone l’implementazione in ambienti altamente eterogenei
Sono arrivate anche in Italia le novità presentate da Veritas a Vision 05, l’evento mondiale tenutosi a San Francisco lo scorso aprile. Novità che riguardano il versante delle applicazioni, con il rilascio di NetBackup 6.0 e di Enterprise Vault 6.0, e quello delle partnership, con Hummingbird e Network Appliance. Anzi, le nuove release sono l’espressione reale delle due partnership.
«Enterprise Vault 6.0 – afferma Marco Riboli, country manager Italia e Iberia di Veritas – apre a Lotus Notes e a ulteriori protocolli come l’Smtp». L’apertura delle soluzioni a nuove architetture e piattaforme garantisce il funzionamento in ambienti altamente eterogenei. E queste sono buone notizie per i partner Veritas che possono proporsi a un target più ampio. In particolare, all’interno di NetBackup 6.0 è stato integrato NearStore e SnapVault di Network Appliance, migliorando l’archiviazione sui nastri attraverso un’unica console di gestione. La soluzione è disponibile per ambienti Hp-Ux, Ibm Aix e NetWare, oltre che Windows, ma anche per i server Linux basati su Red Hat e su SuSe.
Infine, viene esteso il dominio di NetBackup ai sistemi Nas. «È stata automatizzata completamente la ricerca dei volumi – spiega Mauro Toson, pre sales manager di Veritas Italia – evitando il ricorso agli script e, inoltre, si è eliminata la ridondanza dei dati di back up gestendo in modo intelligente le duplicazioni».
Su Enterprise Vault 6.0, soluzione per l’archiviazione di e-mail e contenuti, si è lavorato per ampliarne la compatibilità, ma non solo.
«È stata, inoltre, notevolmente migliorata – afferma Toson – la gestione dei file Pst di Exchange con la possibilità di ricercarli all’interno della rete, consolidarli e comprimerli. In questo modo l’amministratore di rete li gestisce centralmente in modo trasparente all’utente». Enterprise Vault 6.0 verrà fornito anche insieme a Hummingbird Enterprise 2005 per la gestione dei contenuti.
«Una gestione dei contenuti, oltre alle e-mail – afferma Toson – si rende ancor più necessaria per soddisfare le policy di corporate governance richieste dalle istituzioni governative».