Il 4 marzo le premiazioni dell’Oracle partner award

Una trentina le proposte in gara che riguardano soprattutto egovernment e sanità. I commenti dei membri del comitato scientifico

24 febbraio 2004 Si sono conclusi venerdì 20 febbraio i lavori di
valutazione del comitato scientifico sulla base dei progetti pervenuti in
relazione al primo bando emesso dall’Oracle partner award by
Computer Dealer&Var. Per il momento però non possiamo dirvi di più: i
vincitori, infatti, saranno resi noti il 4 marzo presso l’Oracle PartnerNetwork
Day, durante la cerimonia di premiazione. Molto alta la partecipazione di
software house e Var italiani che hanno sviluppato soluzioni in ambiente
egovernment e sanità. Tra i partecipanti spicca la presenza di
aziende di medio/grandi dimensioni che probabilmente trovano nell’ambiente della
Pubblica amministrazione il loro terreno di elezione. Da segnalare che alla
redazione sono giunte una trentina di proposte con una leggera propensione per
l’ambiente sanitario. Il comitato scientifico, nel valutare i progetti, ha
tenuto conto di diversi fattori tra cui spiccano la peculiarità delle idee
proposte e l’innovazione sia tecnologica che applicativa. Qui di seguito potrete
trovare le osservazioni che alcuni dei partecipanti del comitato
scientifico
hanno espresso a seguito delle valutazioni effettuate.
Piccoli indizi per capire se avete “vinto” oppure no.

Luca Pecchi
Diversi sono i progetti che mi sono trovato a valutare dal punto di vista tecnologico che presentano un buon tasso di utilizzo di tecnologie avanzate in ambiente Oracle. Ci sono soluzioni verticali soprattutto in ambiente sanitario che utilizzano standard quali l’Hl7 (la proposta di estensione Xml dedicata al mondo della sanità) e che implementano tecnologie quali Web services, Xml e Portal, ed in effetti Oracle è, a livello di numeri, di fatto il maggior produttore mondiale di soluzioni per portali. Qualche soluzione, sempre nel campo della sanità, si appoggia alla piattaforma Oracle Htb (Healthcare transaction base), mentre altre sfruttano soluzioni ed artichitetture Oracle quali Collaboration Suite, Workflow, Xdb e Text. Insomma, qualcosa in più del “classico” database. E’ ormai decisamente consolidato, l’utilizzo di Java e dell’architettura J2ee: interessante anche l’apertura al mondo Linux.

Dario Colombo
C’è, chiara, nell’immaginario degli utenti la corrente di pensiero che sostiene che per dire “Oracle” è sufficiente dire “database”. Questo, chiaramente, non soddisfa il vendor. Ma bisogna prenderne atto. Ergo, prima chiave di lettura, Oracle deve fare campagna presso gli utenti, soprattutto, per creare consapevolezze sulle possibilità date dalle e-business applications.
Il tutto ha però una luce un pò smorzata se si considerano i settori sui quali i partner Oracle hanno lavorato, Pa e sanità, che rappresentano aree di utenza, spesso con paletti di chiusura nei confronti del mercato aperto.
Fra i due, ovviamente, il più ingessato è il settore della Pa. Lo si nota dai progetti presentati, spesso, giocoforza poco moderni, nel senso della cosmopolità e dell’apertura, troppo inchiodati al database. Più gradi di libertà, invece, nella sanità, forse anche frutto dell’indipendenza delle decisioni di spesa data alle aziende che vi operano.
Qui, anche (e forse di più) in situazioni dove il budget delimitava lo spazio di azione, gli utenti sono riusciti ad andare con il cuore oltre l’ostacolo e a comprendere meglio le possibilità date da Oracle. E i partner hanno interpretato le richieste con azioni avvolgenti tutte o quasi le tecnologie Oracle.

Roberto Bonino
L’alto
numero di partecipazioni ricevute alla prima edizione dell’Oracle Award e la
qualità dei progetti presentati, testimonia innanzitutto che settori “delicati”
e spesso giudicati bloccati, come la Pa e la sanità stanno in realtà innovando e
lo stanno facendo con la dovuta attenzione ai costi, ma anche agli obiettivi
finali delle implementazioni. Grazie, probabilmente, all’operato dei partner, in
realtà anche di dimensioni non particolarmente ragguardevoli stanno passando
concetti d’avanguardia, come l’utilizzo del linguaggio Xml e del suo indotto in
termini di standard, dei Web services, della business intelligence e degli
ambienti aperti. Allo stesso tempo, traspare la volontà di razionalizzare il più
possibile i processi e le tecnologie sin qui implementate, così come di
integrare prodotti e soluzioni di diversa provenienza. In entrambi i settori
applicativi, si sono distinti progetti che, oltre ad avere un tasso tecnologico
di alto valore, toccano aree di forte impatto sociale, lasciando pensare che,
seppur in modo ancora sporadico e frammentato, il rapporto fra Pa e cittadino
possa migliorare anche grazie a una oculata informatizzazione.

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