Identikit dell’e-shopper italiano

Più che della sicurezza delle transazioni è preoccupato degli aspetti legati alla logistica e, quando rompe gli indugi e tenta l’esperienza dell’acquisto on line, viene quasi sempre catturato da questa nuova modalità di consumo. É il ritratto dell’e-shopper italiano.

Le indagini effettuate dimostrano che la stragrande maggioranza degli internauti che provano a cimentarsi con l’e-commerce finisce per essere conquistato da questa nuova modalità di acquisto. Sono circa 6 milioni gli italiani e-shopper convinti e anche se, senza improvvisi balzi in avanti, il loro numero è destinato ad aumentare. A dirlo è la sempre più diffusa percezione dei vantaggi in termini di saving e di rapidità e il lento, ma costante incremento della fiducia dimostrata dagli utenti nei confronti degli operatori del commercio elettronico.

Tanto più sono elevati il livello culturale, la frequenza di utilizzo di Internet e, di conseguenza, la fiducia nella propria competenza nell’utilizzo di questo strumento, e tanto più sarà probabile trovarsi di fronte ad un internauta che è anche e-shopper. La sfida per gli operatori dell’e-commerce è riuscire a convincere gli oltre 3,5 milioni di potenzialii che, secondo i dati forniti da Gfk Eurisko, non sono ancora definitivamente conquistati dall’e-commerce per il permanere di perplessità circa la gestione delle controversie, le spedizioni dei prodotti e il rispetto della privacy.

Ma quali sono i comportamenti e gli orientamenti degli e-shopper italiani?. La fotografia che emerge dall’E-commerce Behavoiur Report 2010 mostra una comunità in rapida evoluzione che abbina perfettamente info-commerce e e-commerce e che riserva non poche sorprese.
Il primo dato forse non del tutto atteso è che il 24% degli e-shopper ha un’età superiore ai 55 anni. Il secondo è che per la maggior parte di coloro che hanno risposto al questionario, circa 46 mila, considera come un’abitudine consolidata l’acquisto on line. Il 50% dei rispondenti ha effettuato più di 5 acquisti in un anno e di questi il 30% addirittura più di 10 acquisti in un anno.

Ad essere comprati sono stati soprattutto servizi “Questo è un dato negativo – ha sottolineato Roberto Liscia, presidente NetComm nel presentare i dati dell’indagine – Si comprano più servizi perché mancano i prodotti. In Italia l’offerta di prodotti incontra da sempre una serie di resistenze.
E questo pone il nostro Paese in netta controtendenza rispetto agli Stati Uniti o al resto d’Europa”
.

L’e-commerce conquista i propri adepti sempre più rapidamente. Il 16% di chi ha dichiarato di effettuare circa 10 acquisti in un anno ha cominciato a fare commercio elettronico nell’ultimo anno. In questo ambito si registra una certa accelerazione visto che fino a due o tre anni fa, occorrevano tre anni prima che una persona dopo essere entrata su internet decidesse di sperimentare anche l’acquisto on line.
L’e- commerce si è confermata come fattore trainante per lo sviluppo in anno di crisi come il 2009.
Tra coloro che hanno risposto all’indagine realizzata da ContactLab in collaborazione con NetComm ben l’87% ha acquistato on line. Tra questi il 38% ha dichiarato di aver aumentato la frequenza di acquisto on line e il 35% di aver incrementato anche l’entità della propria spesa.
La maggior parte degli e-shopper, il 66%, acquista due prodotti. Questa percentuale sale al 93% tra chi compra un prodotto assicurativo o nel settore del turismo.

A condizionare le decisioni di acquisto più che il prezzo, che resta un fattore di competitività come in tutti gli altri settori, sono gli aspetti legati alla possibilità di una comunicazione diretta con il venditore,alla facilità di comprensione e alla trasparenza del sito e alla sicurezza della transazione che, però, rappresenta soltanto il terzo fattore di differenziazione.

Per quanto riguarda la logistica, uno dei fattori discriminanti è rappresentato dalla possibilità di concordare data e ora di consegna. E lo è tanto di più mano a mano che aumenta l’età degli utenti.
L’indagine conferma anche il ruolo del web come sede deputata all’info-commerce. Tra i fattori in grado di condizionare di più le proprie decisioni di acquisto indicate dal campione figurano le recensioni on line, la consultazione di siti con comparazione di prezzo e, soprattutto negli utenti di età compresa tra i 20 e i 35 anni, i blog. Molto meno decisivi i social network.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome