Idee per dare continuità alla posta elettronica

Come si può proteggere l’azienda dalle interruzioni della posta elettronica, senza fermarsi al semplice backup dei messaggi? Ne parliamo con Maurizio Taglioretti di Gfi Software.

L’e-mail è diventata uno strumento di comunicazione fondamentale: l’interruzione della posta elettronica si traduce in perdita di produttività, problemi di conformità e normativi legati alla perdita dei dati, financo in una perdita di profitti.

Minimizzare i tempi di interruzione del servizio di posta elettronica rappresenta quindi un elemento di crescente importanza dell’infrastruttura di comunicazione, nonché della strategia di disaster prevention e di ripristino di un’azienda.

Per Maurizio Taglioretti, Channel Sales Manager Southern Europe, Middle East, Africa and Turkey di Gfi Software, la gestione del rischio e gli esercizi di pianificazione della business continuity dovrebbero quindi includere tra le priorità l’uptime della posta elettronica.
Ma l’azienda non deve confondere l’email continuity con l’archiviazione della posta, attività utile e necessaria per il disaster recovery, ma non per fornire un uso continuativo e lineare della posta quando si verificano errori a livello di hardware o software, o un problema più grave.

L’interruzione del servizio di posta elettronica è uno scenario possibile per le aziende. Secondo un’analisi di Osterman Research, il downtime medio inatteso dei sistemi di posta è di 53 minuti nel corso di un mese, o di 10,6 ore nel corso di un anno. Ecco perché, secondo Taglioretti, le aziende hanno bisogno di considerare l’impatto potenziale del downtime della posta sulle loro attività.

Ma come si risolvono i problemi di interruzione della posta elettronica?

Le interruzioni della posta possono essere facilmente mitigate, a costi minimi. Purtroppo, molte aziende non sempre sanno distinguere tra il concetto di backup di posta, una soluzione di archivio delle email, o una soluzione di continuità per la posta. Se è vero che la maggior parte delle organizzazioni ha in atto una strategia di disaster recovery, tale strategia è tipicamente legata alla ricostruzione di hardware e/o software, e il ripristino di dati storici della e-mail da una soluzione di backup o di archivio, cosa che è ben diversa dall’avere un accesso continuativo all’e-mail in caso di un’interruzione. Le aziende hanno invece bisogno di un servizio o di un sistema che fornisca funzionalità in maniera continua. Per garantire continuità al business e alla e-mail indipendentemente dalla rete locale, le aziende hanno bisogno di un servizio off-site che consenta loro di portare avanti le comunicazioni critiche via e-mail, inclusa la possibilità di accedere ai messaggi che sono stati inviati all’azienda mentre l’infrastruttura è bloccata.

Quindi si può parlare di e-mail continuity in modalità hosted…
Un servizio hosted di e-mail continuity consente a un’azienda di evitare perdite di produttività, di business e altre conseguenze che derivano dalle interruzioni di posta. Rientrano in questa categoria tre servizi.
Solo queuing: i messaggi vengono messi in coda quando non possono essere recapitati, tipicamente quando un server di posta è offline. Gli utenti non hanno accesso a quei messaggi finché il loro server di posta torna nuovamente online, dopo di che il servizio di queuing recapita i messaggi in attesa. Le email non vengono perse, tuttavia, la produttività è frenata. Continuità via queuing e servizi di posta integrati: in questo caso, i messaggi vengono messi in coda nel caso non possano essere recapitati. Inoltre, gli utenti possono visualizzare i messaggi, rispondere, e crearne di nuovi. Quando il server di posta torna a essere online, il servizio mette a disposizione i messaggi ancora in coda. Nessuna e-mail viene persa e la produttività non ne risente.
Rolling continuity: invece di mettere in coda i messaggi solo quando il server è bloccato, tutti i messaggi sono continuamente messi in coda, e archiviati su disco per almeno una settimana o più. Se il server di posta del cliente va offline o alcuni dati diventano corrotti, l’amministratore può eseguire il loro play-back e tornare a un precedente flusso di messaggi di posta in un punto qualsiasi. Tipicamente, gli utenti avrebbero inoltre accesso a un meccanismo integrato basato su web per accedere a quei messaggi, nel caso in cui l’e-mail locale non fosse disponibile. Questa è una soluzione sofisticata di e-mail continuity.

Quali sono i benefici di un servizio hosted di e-mail continuity?
Sono tanti: nessuna necessità di investire in nuovi sistemi hardware o software; la continuità è automatica e immediata; i dipendenti possono continuare a lavorare, accedendo e rispondendo alla posta; non si perdono messaggi; le aziende che hanno la necessità di mantenere una copia delle e-mail non incorreranno in problemi di conformità o normativi; il personale It non ha bisogno di investire tempo in training o manutenzione.

Cosa devono considerare le aziende per valutare un servizio hosted di e-mail continuity?

In primis l’ammontare dell’investimento necessario: una buona soluzione di continuità in modalità hosted dovrebbe richiedere una spesa minima e tempi di set up altrettanto ridotti.
Poi il service level agreement offerto dal vendor, quanto lavoro continuativo viene richiesto al team It aziendale, e se il servizio di continuità ha bisogno di essere attivato manualmente nel caso si verifichi un’interruzione.
Quindi il livello del supporto offerto dal provider, in termini di ore di disponibilità, supporto e-mail rispetto al supporto telefonico; semplicità di utilizzo; modello di pricing, esistenza di una infrastruttura distribuita.

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