Idc dice: “Basta con le Pmi”

Nessuno deve abbandonare il mercato dello small e medium business ma riclassificarlo con maggiore intelligenza rispetto al passato

In attesa del nuovo governo e dei suoi provvedimenti in meteria di
innovazione, Idc scruta la palla di vetro e ipotizza coda succederà nei prossimi
anni nel mercato It. Per il 2006 la crescita in valore dei servizi dovrebbe
essere dell1,9%, quella del software del 6,6 mentre l’hardware aumenterebbe
dell’1,9%. Stesso trend per il 2007 con i servizi e l’hardware che metterebbero
a segno un aumento del 2,2% e il software in crescita del 5,2%. Nel 2008, alla
fine del triennio il Cagr totale sarebbe del 2,4%, media dell’1,8% dei servizi
del 2,1% dell’hardware e del 5,2% del software.



Secondo la società di ricerca
, rispetto al 2005 il system infrastructure software crescerebbe del 7%, le stampanti del 4%, il networking del 2,1% e i pc (notbook e desktop) del 2,8%.
Ma Idc è andata oltre ai numeri per affermare con Ezio Viola che i governi avranno le loro colpe ma qualcosa non va anche dal punto di vista dell’offerta. “I fornitori – ha spiegato il vice president southerm Europe di Idc – hanno la necessità di migliorare la segmentazione dei settori e dei clienti potenzialmente più innovativi e a maggiore investimento It nei prossimi anni”.



In Italia, infatti esiste un mercato
consolidato
che cresce in misura consistente e che riguarda più del 20%
del mercato totale. Individuare questo segmento e affrontare meglio il resto del
mercato sono le parole d’ordine della società di ricerca che consiglia di
archiviare il termine Pmi, troppo generico e poco significativo, per inventarsi
cluster e target più rispondenti alla realtà. Per farlo però ci vogliono
intelligenza e soldi .

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome