Ibm spinge ancora la ricerca corporate

La società presenta Unstructured Information Management Architecture, una tecnologia che dovrebbe facilitare la ricerca di dati destrutturati.

Se Google, Microsoft e Yahoo! giocano tutte le carte a loro disposizione sul
fronte del web e desktop search, Ibm porta la sua partita di nuovo nell’area
corporate.
E promuove un nuovo standard che dovrebbe consentire la massima
interoperabilità tra i diversi software utilizzati dalle aziende per ricercare e
analizzare dati destrutturati presenti sulle reti aziendali, incluse e-mail e
documenti Word.
La società dunque si prepara a rilasciare una nuova versione
del suo tool di information management WebSphere Information Integration
OmniFind Edition, nel quale ha integrato una tecnologia denominata Unstructured
Information Management Architecture (Uima), destinata a migliorare l’analisi del
testo all’interno di documenti o fonti destrutturate, aiutando a creare le
relazioni al di là delle semplici keyword.
Nelle intenzioni di Ibm, Uima
dovrebbe essere presentata all’Open Source Technology Group e potrebbe essere
rilasciata a SourceForge entro la fine dell’anno.
A quanto è dato di sapere,
sarebbero già una quindicina le aziende che si sono dichiarate disponibili a
supportare Uima, anche se ci vorrà ancora tempo prima di vedere la tcnologia
integrata di prodotti commerciali.

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