Ibm si salva in corner con un ultimo trimestre in crescita

Dopo le notizie che avevano gettato una luce inquietante sul destino a breve termine di aziende informatiche come Intel, Gateway e Hp, tutte preoccupate di avvertire la comunità finanziaria del cattivo andamento dei loro bilanci, tutti si aspett …

Dopo le notizie che avevano gettato una luce inquietante sul destino
a breve termine di aziende informatiche come Intel, Gateway e Hp,
tutte preoccupate di avvertire la comunità finanziaria del cattivo
andamento dei loro bilanci, tutti si aspettavano che anche Ibm
pubblicasse stime poco favorevoli. Invece Big Blue ha continuato a
restare in silenzio, alimentando così le speranze di qualche inattesa
buona sorpresa. E così è stato. Le cifre annunciate lo scorso
mercoledì relativamente al quarto e ultimo trimestre non hanno deluso
queste aspettative. Per la prima volta nell’arco di 12 mesi,
l’azienda ha riferito di un sostanziale aumento dei fatturati,
battendo le stesse stime degli analisti di 2 centesimi di dollaro per
azione. Secondo quanto annunciato, Ibm ha fatturato nel quarto
trimestre un volume di 25,6 miliardi di dollari, con un utile netto
di 2,7 miliardi o 1,48 dollari per azione. La crescita rispetto agli
stessi valori di 12 mesi prima sono rispettivamente del 6 e del 28%.
Wall Street aveva scommesso con le sue proiezioni su 1 dollaro e 46
centesimi. In una dichiarazione, il chairman Louis Gerstner ha detto
che il buon andamento di Ibm nel corso del trimestre è il risultato
di una fase di focalizzazione sulla vendita di prodotti e servizi ad
aziende già consolidate. "Non ci siamo fatti distrarre dalla moda
delle dot com"
, ha espressamente detto Gerstner. Per Big Blue è
una boccata di ossigeno che le consente di stare al passo nel
confronto tra 2000 e 1999. Sull’arco dell’anno, Ibm registra un
aumento di fatturato di appena l’1%, a 88,4 miliardi di dollari.
L’utile cresce invece del 16% a 8,1 miliardi. Tra le divisioni più
meritevoli di questo salvataggio c’è la divisione hardware dei
sistemi desktop e server, cresciuta del 10% a 11,4 miliardi di
dollari. I servizi sono invece cresciuti del 5%. Negativo il
software, che si contrae dell’1%.

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