Ibm si riorganizza e punta alla business intelligence

Decisa la creazione di quattro divisioni, dedicate a mercati emergenti,dal commercio elettronico al data mining. Previsto a breve anche il rilascio di nuovi prodotti e servizi a cura della Global BusinessIntelligence Solutions.

In risposta alle conclamate ambizioni di Compaq, Ibm ha deciso di darsi
una struttura organizzativa più attenta ai mercati emergenti. Il segno di
questa strategia è arrivato con la creazione di quattro divisioni, che
agiranno soprattutto a livello Emea (Europa, Medio Oriente e Africa),
perseguendo un mix ottimale fra forza commerciale e capacità propositiva i
n
termini di prodotti.
Le nuove divisioni seguiranno il commercio elettronico, l’enterprise (che
proporrà soluzioni bundle con programmi di Sap e Baan), il consolidamento
dei server (per la creazione di architetture tecniche basate su sistemi
eterogenei e per seguire il progressivo accorpamento delle gamme As/400,
Rs/6000 e NetFinity) e la business intelligence. Quest’ultima sembra l’area
sulla quale Big Blue intende concentrare gli sforzi di questi tempi. Entro
breve, infatti, la Ibm Global Business Intelligence Solutions ha intenzione
di lanciare un rinnovato pacchetto di prodotti, servizi e soluzioni
pacchettizzate, particolarmente orientate al data mining. Nell’annuncio
sono coinvolte anche le divisioni Server, Software Solutions, Customer
Relationship e Ricerca.
Fra le novità, si attende un aggiornamento degli algoritmi di data minin
g
di Intelligent Miner e un server Olap in grado di lavorare con Db2
Universal Database. Nel primo caso, il mutamento principale sarà costituit
o
da una nuova generazione di interfaccia grafica, oltre che
dall’integrazeionedi un tool di text mining multilingue. Accanto ai
prodotti, sarà ufficializzata la costruzione di un team di 500 consulenti
e
integratori di sistemi focalizzati sulla business intelligence.
Obiettivo di Big Blue è ampliare un fatturato nell’area, che già oggi
sfiora il miliardo di dollari, per approfittare di tassi di crescita annua
stimati fra il 35 e il 50%.

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