Ibm si prepara a rivoluzionare le reti

Pletora di annunci per Big Blue nel campo del networking. Tra le numerose innovazioni e migliorie hardware e software di tutta la gamma (dalla Gigabit Ethernet al Token Ring ad alta velocità, dai nuovi switch di workgroup alla commutazione di li …

Pletora di annunci per Big Blue nel campo del networking. Tra le numerose innovazioni e migliorie hardware e software di tutta la gamma (dalla Gigabit Ethernet al Token Ring ad alta velocità, dai nuovi switch di workgroup alla commutazione di livello 3), spiccano tre novità: il nuovo switch Atm 8265, le tecnologie Enterprise e Branch Extender per la connettività Sna e il concetto di Network Building Blocks.
Quest’ultimo, in particolare, rappresenta il nuovo paradigma del network computing targato Ibm: un’infrastruttura software comune a tutte le apparecchiature, che unifica i servizi di rete di ogni segmento di qualsivoglia topologia essi siano (Ethernet, Token Ring o Sna network o anche Wan). +Non si tratta di un’interfaccia, ma esattamente degli stessi pezzi di software;, ha affermato Piergiorgio Dolci, responsabile marketing Networking Systems Southern Region di Ibm. Componenti che si basano sull’architettura client-server degli Mss (Multiprotocol Switched Services). Mss, finora sistema unico, si divide in Mss Server e in vari client per pc, workstation e vari dispositivi, rendendo possibile l’estensione delle funzionalità d’instradamento alla periferia e lo Zero Hop Routing. Inoltre, vengono ampliati i supporti Mss per le reti non Atm. Non possiamo ricordarli tutti, ma segnaliamo quello per Token Ring e quello generale del protocollo Nhrp (Next Hop Resolution Protocol).
Passando alle tecnologie di backbone, veniamo alle caratteristiche dello switch Atm Nways 8265, già noto con il nome in codice di Super 8260. Mantenendo, infatti, una completa compatibilità con l’architettura del modello precedente, 8265 ne quadruplica (a detta di Ibm) le prestazioni grazie a un motore di commutazione Dual Prizma Switch on a chip, che garantisce una commutazione non bloccante full duplex da 12,8 Gbps. La densità di porte è stata espansa con una dotazione di 14 porte a 622 Mbps (Oc-12) e fino a 56 porte a 155 Mbps (Oc-3). Per le configurazioni complete, appunto a 56 porte Oc-3, è stato previsto un prezzo di listino di 2 milioni di lire per porta. Gli utenti dell’8260 potranno godere di un percorso di aggiornamento privilegiato. Estese anche le funzioni di traffic management con il supporto degli standard Pnni e Uni 4.0 dell’Atm Forum.
Infine, Ibm ha incrementato le capacità di accesso ai dati su server S/390 con le nuove tecnologie Enterprise Extender e Branch Extender, dedicate ai prodotti delle serie Nways ed eNetwork Software. La prima consente agli utenti finali connessi a Ip di sfruttare le caratteristiche di affidabilità proprio delle reti Sna, come la Mnps (MultiNode Persistent Session). +Rispetto al Dlsw (Data Link Switching), l’infrastruttura di connettività viene potenziata notevolmente – ha dichiarato Dolci -, non solo permettendo di mantenere la sessione, ma anche collegando direttamente la macchina all’host, con la possibilità, inoltre, di prioritizzazione delle sessioni. Ovviamente, quest’ultima è realmente controllabile sulle intranet, molto meno su Internet;. L’Enterprise Extender, in particolare, dà il massimo nel gestire l’accesso da reti Ip all’host S/390 nel momento in cui si può sfruttare la potenza dell’Hpr (High Performance Routing). +Ma non è necessario avere tutta la rete Hpr;, ha specificato il manager italiano.
L’uso di questo protocollo, peraltro, è necessario per utilizzare Branch Extender al fine di migliorare l’accesso delle sedi distaccate.

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