Ibm punta ai Web Services, attraverso gli open standard

IDC prevede che il mercato delle infrastrutture software e dei servizi che semplificano líintegrazione dei processi di business raggiungerà, nel 2005, i 50 miliardi di dollari. Inoltre, l’aumento dell’integrazione comporterà una cr …

IDC prevede che il mercato delle infrastrutture software e dei
servizi che semplificano líintegrazione dei processi di business
raggiungerà, nel 2005, i 50 miliardi di dollari. Inoltre, l’aumento
dell’integrazione comporterà una crescita delle transazioni sul Web,
con un fattore moltiplicativo di 50 a parità di intervallo di tempo.
Per raccogliere questa opportunità di crescita, IBM sta potenziando
la propria infrastruttura middleware – DB2, Lotus, Tivoli e WebSphere
– che prevede un supporto completo agli standard aperti di Internet,
per permettere lo sviluppo delle applicazioni per i Web Services.
IBM ha sviluppato le soluzioni software e gli strumenti che
permetteranno alle aziende di creare, pubblicare, rendere
disponibili, ospitare e gestire applicazioni Web Services. Grazie a
questi, sarà possibile, inoltre, convertire applicazioni già
esistenti in applicazioni Web Services.
Lungo è l’elenco delle innovazioni introdotte, che si
concretizzeranno con il rilascio di nuove versioni e add-on, per
rispondere a questa specifica esigenza; in particolare è stata
annunciata la nuova versione del database DB2 UDB che permetterà ai
clienti di integrare informazioni provenienti dalla più ampia varietà
di fonti, compresi l’integrazione di applicazioni Web e l’accesso ad
applicazioni legacy.

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