Ibm produrr` i chip di Amd

Il K6 e stato un successo superiore alle attese e, dunque, Amd ha decisodi trovarsi una second source produttiva. Si e fatta avanti Ibm, che gia adottava i processori Amd nella gamma Aptiva

Advanced Micro Devices (Amd), uno dei principali concorrenti di Intel
nella produzione di processori per pc, ha confermato le voci di una
trattativa in atto con Ibm. Le due società hanno raggiunto un accordo
biennale, in base al quale Big Blue realizzerà i chip K6 di Amd, per
consentire a quest’ultima di aumentarne la produzione. L’azienda texana,
infatti, sarebbe stata sommersa di ordini, tanto da non poterli
fronteggiare senza un "aiuto".
Il K6 è un diretto concorrente del Pentium, ma, grazie ai costi inferiori,
consente ai costruttori di pc di realizzare macchine più economiche. Amd s
i
è avvantaggiata, dunque, della guerra in atto dallo scorso autunno che ved
e
i vendor impegnati a portare i personal sotto la soglia degli 800 dollari.
Proprio Ibm, ma anche Compaq, Acer e Digital, tra gli altri, è uno dei
costruttori che ha incrementato la produzione di desktop a base Amd. Del
resto le suddette voci ventilavano addirittura la possibilità di
un’acquisizione della società texana da parte di Big Blue. Quest’ultima,
sempre secondo le indescrezioni circolanti, è in trattative anche con
Cyrix, altro costruttore di chip della stessa classe dei Pentium e K6, pure
sotto pressione dall’impulso dato al mercato dai pc a basso costo. Già in
passato, Ibm aveva prodotto processori per conto di Cyrix (i 6X86 – ndr),
ma ora che questa è stata acquistata da National Semiconductor, è probab
ile
che troverà altrove la capacità produttiva di cui sembra necessitare.
L’accordo tra Amd e Ibm si fonda su basi piuttosto solide, in quanto la
casa di Armonk non solo possiede gli impianti dove attuare una produzione
di qualità per i K6, ma sarebbe in grado di avviare quest’ultima entro sei
mesi. Il rapporto già esistente tra le due aziende è un altro elemento d
i
vantaggio. Ibm, infatti, ha già un alto know how sul K6, che impiega in
alcuni modelli di Aptiva, producendo il package intorno al chip. Inoltre,
il colosso statunitense aveva realizzato, anni fa, i processori, che
anticipavano l’architettura dei K6, per conto di NexGen, poi acquisita
all’inizio del ’96 da Amd.
Ciò nonostante, alcuni osservatori sono scettici sulle reali ragioni
dell’accordo. Amd, infatti, ha recentemente investito molto nei propri
impianti di Austin, in Texas, e di Dresda, in Germania, per cui appare
strano che abbia bisogno di rivolgersi a terzi. Altri, inoltre, avanzano
perplessità più strettamente connesse con il processo produttivo dei K6,
difficilmente esportabile in tempi brevi.
I responsabili di Amd si sono rifiutati di rispondere a tali commenti,
che, indirettamente, ponevano dubbi sulla situazione finanziaria della
società, dando appuntamento per il prossimo 7 aprile, quando renderanno
noti gli ultimi risultati trimestrali.

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