Dalla società una serie di strumenti gratuiti, con l’obiettivo di facilitare il proseguimento della vita alvorativa anche ai lavoratori colpiti da disabilità tipiche della senescenza.
Un software per il mouse, che filtra i movimenti involontari, facilitando
l’utilizzo del puntatore anche a persone che soffrono di tremore alle mani, un
software per la tastiera che in questo caso filtra pressioni prolungate dei
singoli tasti e consente l’utilizzo della tastiera stessa anche a persone
prive di un arto, un tool che riformatta le pagine web per adattarle alle
esigenze di persone con disabilità visive, con integratauna funzionae di
text-to-speech.
Sono queste le novità presentate proprio in questi giorni da
una Ibm sempre più attenta ai problemi sociali e lavorativi della terza
età.
Una nuova attenzione che sfata il mito della serena accettazione del
tempo che passa, e si colloca a metà strada tra la responsabilità sociale e il
guizzo del baby boomer che reclama il suo diritto alla vita attiva, anche dal
punto di vista professionale.
Qualche giorno fa Ibm aveva sollevato il
problema, evidenziando la necessità di salvaguardare il capitale umano e di
competenze rappresentato dallo staff It nato tra il 1946 be il 1964, al fine di
non perdere la competitività garantita anche dalla presenza di questi specifici
know how nelle aziende.
Oggi, il secondo passo, più nell’ottica della
solidarietà sociale.
In questo caso, Ibm ha rilasciato una serie di programmi
software che dovrebbero aiuitare i dipendenti più anziani, soggetti alle tipiche
disabilità della senescenza, a mantenere la loro produttività
lavorativa.
Si tratta di programmi gratuiti, indirizzati al mondo delle
imprese, che rispondono a due esigenze fondamentali: dal punto di vista delle
aziende preservare competenze ed esperienze, minimizzando costosi turn over, dal
punto di vista dei dipendenti aiutare il mantenimento della produttività anche
in presenza di disabilità.
Ma ancor più importanti delle soluzioni già
rilasciate, una guida online, un centro risorse indirizzato agli sviluppatori
che abbiano a cuore il tema dell’accessibilità.





