Ibm, il blade in banca

Il Bank in a Box è stato ideato per portare la virtualizzazione allo sportello.

Un blade server per le banche. È la nuova missione che si è data Ibm e che pare aver risolto con la concezione di Bank in a Box, un sistema basato su BladeCenter confezionato per risolvere le esigenze delle società finanziarie e delle banche nel complesso delle attività di consolidamento sistemico.


Il blade, abile e arruolabile anche per sincronizzare le attività delle filiali con la sede centrale nel caso si debba parlare di Internet banking e di VoIp, è stato concepito per interfacciarsi con quella nuova koiné fatta di networking wireless, backup e restore, gestione degli Atm.


Per configurare il Bank in a Box Ibm utilizza l’infrastruttura Virtualized Host Client, insieme al software di ClearCube per la gestione e la disponibilità dei sistemi virtualizzati, da ospitare, appunto, sul blade.


Bank in a Box supporta Windows e Linux, la virtualizzazione di VmWate e la soluzione di deployment di Altiris.

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