L’Unione Europea ha ufficialmente designato IBM come fornitore ICT di terze parti critico nell’ambito del Digital Operational Resilience Act (DORA), il nuovo regolamento che ridisegna le regole della resilienza operativa nel settore finanziario. Si tratta di un riconoscimento che colloca IBM in un perimetro normativo particolarmente stringente, riservato ai provider considerati essenziali per la continuità dei servizi digitali delle istituzioni finanziarie europee.
Un passaggio chiave nella strategia di resilienza europea
Con l’entrata in piena operatività di DORA, la solidità dell’intera catena ICT diventa un elemento strutturale della stabilità del mercato finanziario. L’UE ha deciso di intervenire non solo sugli operatori regolamentati, ma anche sui fornitori esterni che forniscono infrastrutture, piattaforme e servizi critici. La designazione di IBM indica che una parte significativa dell’operatività digitale del settore finanziario europeo si appoggia a servizi ritenuti “sistemici” per continuità, affidabilità e pervasività.
Implicazioni dirette per IBM
Lo status di fornitore critico comporta un livello di supervisione elevato da parte delle autorità europee. IBM dovrà garantire una governance più trasparente dei propri processi ICT, rafforzare la gestione del rischio operativo, dimostrare livelli avanzati di sicurezza e continuità e mettere in campo meccanismi strutturati di monitoraggio e reporting. È un cambiamento che trasforma il ruolo del provider: da semplice erogatore di servizi a componente vigilata dell’infrastruttura finanziaria europea.
Cosa cambia per le istituzioni finanziarie
Per banche, assicurazioni, fintech e operatori regolamentati, la designazione ha un effetto immediato sulla gestione del rischio e sulla compliance. Avere un fornitore ICT riconosciuto come critico offre una maggiore certezza sul livello minimo di resilienza operativa garantito dal provider, ma impone allo stesso tempo una maggiore attenzione alla fase contrattuale, alla gestione delle dipendenze e alla verifica continua dei requisiti previsti da DORA.
La vigilanza europeo-centrica punta infatti a ridurre la concentrazione del rischio su pochi grandi player e ad aumentare la trasparenza complessiva della catena di fornitura. La designazione di IBM si inserisce esattamente in questa logica: rendere più controllabile un ecosistema ormai dominato da infrastrutture complesse, distribuite e insostituibili.
Un nuovo equilibrio tra innovazione e controllo
L’introduzione di DORA e la designazione dei fornitori critici come IBM rappresentano l’evoluzione naturale di un settore che ha fatto della digitalizzazione l’elemento fondante dei propri servizi. L’obiettivo non è rallentare l’adozione di tecnologie avanzate come AI, cloud ibrido o analytics, ma garantire che l’innovazione non generi vulnerabilità sistemiche.
Nel caso di IBM, il nuovo ruolo di fornitore critico ICT sotto DORA implica una responsabilità aggiuntiva: assicurare che le proprie piattaforme globali rispondano a requisiti di resilienza compatibili con un mercato che non può permettersi interruzioni o compromissioni. E per il settore finanziario europeo significa poter contare su un provider la cui operatività è osservata direttamente dalle autorità, con l’obiettivo dichiarato di elevare il livello di protezione di tutto l’ecosistema.
Verso una maturità digitale regolamentata
La designazione segna un passaggio di maturità per la governance ICT in Europa. La resilienza operativa non è più un attributo volontario o un elemento differenziante, ma un obbligo normativo che si applica lungo l’intera filiera tecnologica. Il rapporto tra istituzioni finanziarie e provider cambia radicalmente: trasparenza, prevedibilità e continuità diventano i fattori centrali.
Il prossimo anno sarà decisivo per capire come questo nuovo modello si tradurrà nelle pratiche operative, quali adattamenti richiederà ai fornitori e come gli operatori finanziari integreranno DORA nella loro strategia tecnologica. Ma la direzione è chiara: costruire un’infrastruttura digitale più robusta, più controllabile e più coerente con la complessità dei servizi intelligenti che stanno ridefinendo il settore.






