Ibm è sempre una fabbrica di brevetti

Ancora in testa alla classifica dell’Ifi Patent Intelligence, si propone anche come consulente per la gestione della proprietà intellettuale.

Ibm ha annunciato di aver conseguito 4.914 brevetti negli Stati Uniti nel 2009, risultando per il diciassettesimo anno consecutivo al vertice della classifica delle aziende più innovative.

In una nota la società ha anche dichiarato che, per la prima volta, offrirà il proprio know-how e il proprio software per la gestione dei brevetti e delle invenzioni ai clienti che intendono potenziare le proprie capacità di gestione della proprietà intellettuale, a supporto delle strategie di crescita basate sull’innovazione.

Nell’ambito di questa offerta Ibm fornirà ai clienti il know-how che li aiuterà a pianificare, creare e sfruttare il loro patrimonio di proprietà intellettuale. Un supporto che però non comprenderà la consulenza legale.

Il know-how e il software di Ibm aiuteranno le aziende a valutare il proprio portafoglio brevettuale e a individuare nuove opportunità, allineando in modo più coerente le strategie.

L’accesso a una versione basata su Lotus Notes del software di gestione del portafoglio brevetti è attualmente disponibile per i clienti nell’ambito di progetti di collaborazione, mentre una versione Web del tool è in fase di sviluppo per la seconda metà del 2010.

Ibm fornirà l’accesso a consulenti esperti del proprio team IP & Licensing per aiutare a definirie un piano in grado di soddisfare le esigenze individuali dei clienti interessati all’utilizzo del software.

Nella classifica redatta dalla Ifi Patent Intelligence seguono Samsung (con 3.611 brevetti), Microsoft (2.906), Canon (2.206) e Panasonic (1.829). Nel 2009, riporta la stessa nota, Ibm ha pubblicato anche quasi 4.000 invenzioni tecniche, anziché richiederne la tutela brevettuale, rendendole accessibili ad altri per contribuire all’innalzamento del livello qualitativo delle invenzioni.

Le invenzioni pubblicate sono disponibili in un database pubblico e possono essere citate dagli uffici brevetti per limitare l’ambito delle domande di brevetto in esame.

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