Ibm crea una divisione “life-science”

Big Blue concretizza il proprio latente impegno nell’healthcare e nel biotech creando una business unit.

13 gennaio 2003

Ibm ha una nuova business unit dedicata ai settori medicale e biotech.


La nuova divisione, che accorpa le esperienze fin qui condotte nei campi scientifico, biologico, e sanitario, si occuperà di sviluppare un mercato per il quale Big Blue vede un roseo futuro.


Lo stesso direttore della divisione, Mike Svinte, stima che il mercato totale dell’It per l’ambito sanitario-biologico ora possa valere 4,5 miliardi di dollari e che fra due anni ne potrebbe valere già 8.


La divisione è operativa da questa settimana e attingerà risorse ed expertise, come è costume in Ibm in maniera orizzontale da tutta la struttura.


Sotto il profilo tecnologico, la missione della nuova business unit sarà l’integrazione delle fonti di dati, la loro analisi e il mining. Si tratta, quindi, di fare Eai e Business intelligence, canalizzandole su dati molto importanti, quelli che riguardano l’essere umano.


Sono molti i progetti tecnologici attivi in Ibm che quindi troveranno un referente per essere proposti al mercato. Primo fra tutti, BlueGene, ovvero il supercomputer per lo studio delle proteine che fa gola a molti istituti di ricerca e case farmaceutiche.

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