Ibm chiama all’appello i fanatici di Linux

Nel tentativo di incrementare la banca di applicazioni sviluppate per la famiglia di server specializzati iSeries, Ibm si è messa a flirtare apertamente con la comunità dei programmatori Linux.

Nel tentativo di incrementare la banca di applicazioni sviluppate per la famiglia di server specializzati iSeries, ancora relativamente poco conosciuti, Ibm si è messa a flirtare apertamente con la comunità dei programmatori Linux, consentendo loro di interagire con queste macchine direttamente via Internet. Il nuovo programma Test Drive per le iSeries consente infatti l’impiego delle due distribuzioni SuSe e Turbolinux (Red Hat, il Linux più popolare, si aggiungerà a partire dal prossimo gennaio) su un sistema pubblicamente accessibile. La strategia richiama alla mente un approccio già utilizzato da Intel per evangelizzare le masse sulla architettura Itanium. Le macchine della famiglia iSeries, gli ex As/400, possono eseguire una molteplicità di server Linux assegnati a singole partizioni (fino a 31 partizioni simultanee) che condivideranno le stesse risorse hardware a disposizione del sistema operativo nativo sulla iSeries, l’Os/400.

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