Ibm alza il sipario sul nuovo mainframe Raptor

Il nuovo sistema z800 monta a bordo la nuova Cpu per mainframe a 64 bit e può in un certo senso essere considerato un mainframe in versione leggera. Prosegue così la strategie di “popolarizzazione” dei grandi server intrapresa da Big Blue.

Debutta all’inizio di questa settimana il nuovo modello della veneranda famiglia di sistemi mainframe targati Ibm. Si tratta in questo caso di una macchina meno costosa, il cui nome in codice era fino al momento “Raptor”. Il nuovo sistema z800, è in grado di eseguire solo l’ultima generazione di software e può in un certo senso essere considerato un mainframe in versione leggera. Viene offerto come server per le applicazioni più recenti, come il software di Internet o le soluzioni di Crm e Erp di aziende come Siebel Systems e Sap.

La nuova macchina è la seconda a montare a bordo la nuova Cpu per mainframe a 64 bit della stessa Big Blue e viene considerata determinante per il futuro assetto dell’offerta server di Ibm. Il prezzo competitivo e la specializzazione in software di nuovo tipo rappresentano la punta di freccia della strategia Ibm, tesa a conquistare clienti che per buona parte degli ultimi dieci anni erano stati dati per “persi”, almeno sul mercato in declino dei mainframe. Si tratta di sistemi che Ibm ama moltissimo vendere perché ogni contratto porta con sé una scia di revenue aggiuntive, tra manutenzione, licenze software e assistenza. Per sua fortuna Ibm è riuscita a rivitalizzare la piattaforma con l’innesto di novità come Linux e i nuovi programmi di e-business. Proprio grazie a queste nuove applicazioni il 2001 della crisi è stato il primo anno in cui le vendite dei mainframe hanno registrato una crescita, dopo 13 bilanci di perdita graduale. Ora lo z800 (ma gli upgrade possono portarlo a livello di uno z900) parte alla conquista di un pubblico che forse non avrebbe mai pensato di aver bisogno di macchine di questo livello.

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