Ibm aiuta i cluster Nt

Ibm e Microsoft hanno dimostrato una nuova tecnologia in grado di quadruplicare il numero di server Nt che possono essere uniti in un cluster per migliorare le prestazioni dei servizi informatici. Con l’attuale sistema Microsoft Cluster Services, solta …

Ibm e Microsoft hanno dimostrato una nuova tecnologia in grado di
quadruplicare il numero di server Nt che possono essere uniti in un cluster
per migliorare le prestazioni dei servizi informatici. Con l’attuale
sistema Microsoft Cluster Services, soltanto due server possono essere
collegati in una configurazione che consente di effettuare il backup
istantaneo di un server che si guasta. La tecnologia Ibm, chiamata per il
momento Cornhusker, offre agli amministratori di sistema di collegare fino
a otto server fra di loro.
La nuova tecnologia giunge in aiuto della piattaforma Windows, che è stata
criticata da molti analisti per la sua scarsa propensione alla sicurezza.
Con Cornhusker, che è pensata per funzionare con la prossima versione 2000
di Windows, la situazione migliora sensibilmente. Il clustering è infatti
un aspetto chiave dell’informatica aziendale di oggi, che potrebbe
convincere molti utenti a passare da Unix a Windows 2000 in futuro.
Al contrario delle macchine Unix, i server Nt sono spesso installati in
configurazione singola, il ché li rende poco economici visto che ognuno di
essi ha bisogno di un server di backup dedicato.
Cornhusker permette dunque agli It manager di ridurre il costo di gestione
dei server Nt, perché essi possono essere concentrati in una singola unit
à
logica, con il vantaggio di poter dedicare un unico server al backup del
sistema. Per il momento, comunque, la nuova tecnologia funziona soltanto
utilizzando i server Ibm della gamma NetFinity, anche se non è da escluder
e
una prossima estensione anche ad altri modelli prodotti da terze parti.

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