Ibm accelera sul pervasive computing

Il nuovo sistema Extension Service for WebSphere Everyplace è alla base delle strategie dell’azienda di Armonk, che mira a consentire un alto livello di mobilità nelle comunicazioni agli utenti finali.

25 Settembre 2003 Aumenta l’impegno di Ibm nell’area del pervasive computing. Gli ultimi sforzi di Big Blue hanno l’obiettivo di rendere più semplice per gli utenti l’inoltro di applicazioni aziendali ai dispositivi wireless. Al centro della strategia di Ibm è il nuovo software Extension Service for WebSphere Everyplace, middleware embedded concepito per migliorare la gestione remota dei dispositivi mobili. Il programma consente alle softwarehouse, ai produttori di dispositivi e alle aziende di estendere la piattaforma WebSphere di Big Blue e le applicazioni Java-based alle apparecchiature palmari; la tecnologia alla base di tale sistema, secondo le dichiarazioni in arrivo da Armonk, non richiederebbe dunque agli sviluppatori di riscrivere le applicazioni destinate ai dispositivi mobili, così come permetterebbe di fare a meno di un micro-browser connesso per accedere alle informazioni. Piuttosto, tale tecnologia consente la messa in opera delle applicazioni indipendentemente dalla connessione: l’utente finale può far girare i programmi su dispositivi mobili connessi al network in maniera intermittente, e scaricare remotamente solo le porzioni di applicazioni e dati necessari al completamento di transazioni sicure.

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