I Tablet e la Torre di Babele

Dalla cannibalizzazione alla confusione del mercato. Un oggetto fa trend, una categoria no. E occhio alle variazioni dei piani tariffari.

Personalmente continuo a non aver digerito il dramatic change nelle previsioni di Forrester sui tablet, prima ritenuti una nicchia, poi lanciati come stelle del firmamento, con un cambiamento di realtà percepita degno delle sceneggiature di altri Forrester, quelli della soap opera Beautiful. Certo l’analista avrà avuto una serie di brillanti motivazioni, ma ovviamente tutte a posteriori, per cui mi chiedo come rispondere alla domanda “e adesso sono sicuro che i tablet brilleranno?”.

Effetto cannibalizzazione e nuove tariffe
Personalmente preferisco vedere cosa succederà nel 2011, almeno nella prima metà. L’occidente va molto verso smartphone e tablet, ma i soldi sono quelli che sono e quindi la maggior parte degli utenti farà al più un nuovo acquisto, con un forte effetto cannibalizzazione tra nuovi device e dei nuovi su pc, notebook e netbook, con un forte effetto sul fatturato complessivo.
Anche il cambio nella politica commerciale di Apple, che ha abbandonato l’esclusiva per At&t -ormai incapace di garantire grosse vendite quasi solo con il replacement market- ha una grossa importanza, che però continui a vedere solo sul mercato interno. Il passaggio a forme non esclusive di contratto, aperto con l’accordo con Verizon, potrebbe aprire nuovi scenari anche fuori dagli States. Intanto, quello che la stampa Usa ha battezzato “il segreto peggio tenuto del 2010”, ovvero l’iPhone per Verizon, potrebbe portare un grosso contributo verso i piccoli carrier, se solo Verizon mantenesse la promessa del 2009 di dare spazio agli operatori locali di piccole dimensioni, non a quelli che potrebbero infastidirla (devo questa segnalazione a Sue Marek). Questa direzione dovrebbe portare ad un effetto Torre di Babele per i piani tariffari.
Un altro problema specifico a medio termine è l’approccio di Apple ad Lte. Uso le parole di Tim Bajarin, presidente di Creative Strategies: “Per come la capisco io, Lte avrebbe significato la completa riprogettazione dell’iPhone, perché il consumo di Lte richiede una batteria molto più grande ed Apple al momento non intende farla”. Bajarin ed altri hanno espresso il loro interessante parere su Fiercewireless.

Effetto Torre di Babele
Un secondo elemento che mi preoccupa è quanto la proliferazione dei device possa agire da freno anziché da acceleratore. Più forte della cannibalizzazione sarà l’effetto confusione: finché c’era solo iPhone o iPad c’era da salire o meno su un carro, senza grossi dubbi. Ora tra i social smartphone c’è Android dappertutto, iPhone e una grande spinta di Windows Phone 7, l’attesa per l’iPhone 5; tra i tablet perlomeno il Samsung Galaxy, in attesa di Hp, insidia l’iPad 1, mentre si attende l’iPad 2 con videocamera. E ricordiamoci che il nuovo anno porterà nuovi device ben pubblicizzati e acquisizioni con forte effetto sulla sagoma complessiva del mercato.
Inoltre pare che Apple voglia vendere inizialmente un numero ridotto di iPad2, segno che anche lei teme cannibalizzazione dei prodotti e confusione sul mercato. Non è da escludere che tema anche la necessità di qualche aggiustamento tecnico sul nuovo dispositivo.
In tutto ciò, l’offerta di contenuti rivolta agli utenti non è cambiata affatto, né come singoli elementi, né come integrazione tra di loro e con i social media. I pad prenderanno il posto del Pc (finalmente!) laddove si creerà una nuova fruizione basata su un form precompilato e non sulla digitazione di tasti a piacere dell’utente, senza collidere con la fonia né con la Tv e anzi stando attentissimi alle aree di sovrapposizione che generano confusione e quindi allontanano gli acquirenti. Finché -o laddove- i contenuti e la fruizione restano quelli del Pc, i tablet saranno dispositivi di scarsa importanza.

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