I servizi mobili per il business in cerca di stimoli

Nelle stime di Idc, solo il 5% del mercato Vas deriva dalle aziende. Provider e system integrator sono impegnati in uno sforzo teso ad accelerare il settore, con nuove offerte mirate.

Da qualche anno a questa parte, la mobilità, insieme a Internet, è il motore della crescita dei servizi di telecomunicazione in Italia, malgrado ormai tutti abbiamo un cellulare. La crescita non conosce flessioni: Idc stima, per il periodo 2003-2005, un tasso di incremento medio del mercato italiano dei servizi su rete mobile pari al 10,7%, contro il 4,5% del mercato dei servizi su rete fissa.


In valore assoluto, il sorpasso del mobile sul fisso risale al 2003. Del resto, è evidente a tutti che l’uso del telefonino sta soppiantando quello del telefono fisso, tanto che la voce mobile nel 2004 è cresciuta del 9%. Ma ancora di più aumentano i servizi a valore aggiunto, che hanno messo a segno un +30%, in cui la parte del leone la fanno gli Sms.


In sintesi, a fare la felicità dei gestori di rete mobile non sono le aziende, ma gli utenti privati, giovani e giovanissimi in prima linea: solo il 5% del mercato Vas (Servizi a valore aggiunto) del 2004 può essere imputato al business.


"L’innovazione – spiega Roberto Mastropasqua, research director Telecom, Internet e media, di Idc Italia – ha sinora riguardato perlopiù il mercato consumer, che ha beneficiato della sostituzione del parco dei terminali, del costante arricchimento dei servizi, come suonerie e download di musica e video, e del miglioramento dell’interoperabilità tra le reti degli operatori. Il mercato business, invece, risente ancora della scarsa percezione di vantaggi derivanti dall’utilizzo dei servizi mobili più innovativi all’interno dell’azienda. Il mercato è dominato dagli Sms e dai servizi tradizionali, quali la consultazione dell’e-mail. La posta elettronica è il primo passo, perché le informazioni servono a prendere decisioni. Poi, però, bisogna andare verso i mercati verticali con offerte customizzate". Stiamo parlando, per lo più, di applicazioni basate su Gsm/Gprs, poiché in Europa quasi sempre mobilità è sinonimo di rete cellulare. Negli Usa, invece, è il Wi-Fi il grande protagonista delle comunicazioni senza fili.


Ricercando le motivazioni che frenano l’adozione del mobile business, Idc si sofferma su due aspetti: la sicurezza e il costo dei processi.


Tuttavia, secondo l’analista la situazione sta evolvendo, grazie a uno sforzo, tuttora in atto da parte delle aziende dell’Ict e dei provider, mirato a stimolare il mercato dei Vas mobili di categoria business. Tra queste attività, Idc evidenzia una tendenza alla diversificazione e personalizzazione delle tariffe, con il lancio di piani tariffari flessibili, in funzione delle esigenze dell’azienda e dei dipendenti. Inoltre, sono state introdotte schede dati che consentono l’accesso a Internet da pc con tecnologie differenti, per esempio Gprs/Umts, Gprs/Wi-Fi, e con tariffe vantaggiose per la trasmissione dati. I gestori hanno anche arricchito di nuove opzioni le offerte esistenti, con soluzioni per la consultazione dell’e-mail, gestione contatti e sicurezza. Sono state lanciate, inoltre, in collaborazione con system integrator, applicazioni per mercati verticali, come trasporti, sanità e grande distribuzione, e machine-to-machine (M2M), come gestione da remoto di distributori automatici, sorveglianza e telecontrollo.

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