I router di Ibm si dedicano alle Vpn

Ibm si lancia al galoppo nello sviluppo delle proprie strategie per l’electronic business. La divisione Networking Hardware di Big Blue, infatti, presenterà una serie di prodotti e soluzioni hardware e software per le Vpn (Virtual Private Networ …

Ibm si lancia al galoppo nello sviluppo delle proprie strategie per
l’electronic business. La divisione Networking Hardware di Big Blue,
infatti, presenterà una serie di prodotti e soluzioni hardware e software
per le Vpn (Virtual Private Networks).
Lo scopo è quello di permettere la realizzazione di reti Ip sicure, grazie
alla combinazione delle funzioni di quality of service, dei sistemi di
gestione, delle tecnologie Vpn. Il tutto sotto il cappello del supporto dei
protocolli standard.
Secondo quanto trapelato, peraltro, i nuovi prodotti costituiscono una vera
e propria piattaforma, sulla quale costruiranno anche le altre divisioni di
Ibm. Centro dello sviluppo di tali sistemi è il centro di ricerca di
Raleigh, in North Carolina.
Tra le novità software, vanno registrate alcune nuove funzioni aggiunte da
Ibm alla propria gamma di router multiprotocollo: dal 2210, al recente
2212, meglio noto come Access Utility, fino al top della gamma, il 2216
Nways Multiaccess Connector. Quest’ultimo, inoltre, insieme al controller
3746, è stato aggiornato con funzionalità estese di supporto delle Vpn
nella connettività in ambito mainframe su reti Ip. Altri aggiornamenti sono
previsti, comunque, per quanto riguarda la connessione sicura ai sistemi
S/390 che vogliano essere impiegati come Web server. A questo proposito,
inoltre, Ibm ha accresciuto le capacità del 2216, che potrà anche svolgere
funzioni di Web caching.
Il miglioramento nella gestione delle Vpn, come accennato, è comunque
generale (soprattutto per quanto riguarda la gestione della banda) e
indirizzato anche agli altri dispositivi di routing. Compreso, oltre a
quelli già ricordati, Network Utility, cui sono state aggiunte anche
capacità di instradamento del traffico vocale su reti Frame Relay.
A tutti i router è stato, inoltre, aggiunto il preannunciato supporto del
protocollo emergente DiffServ (Differentiated Services), recentemente
standardizzato dall’Ietf.
Tornando all’Access Utility, questo è stato potenziato con un nuovo sistema
di compressione hardware, che permette di raggiungere un forward di 130
Kpps. Inoltre, il dispositivo è stato arricchito con il supporto del
protocollo X.509, che fornisce agli utenti la capacità diautenticazione con
i protocolli Internet Key Exchange e Ldap (Lightweight Directory Access
Protocol). A detta dei tecnici di Raleigh, per quest’ultimo sono andati
oltre un semplice supporto, poiché sarebbe stato implementato in maniera
nativa e integrata. Analogo aggiornamento è stato introdotto nel fratello
minore 2210, cui sono stati preventivamente aggiunti i protocolli L2F
(Layer 2 Forwarding) e Pptp (Point-to-Point Tunneling Protocol).
Dal punto di vista della gestione, inoltre, Ibm ha realizzato un nuovo
strumento, chiamato Nways Vpn Manager, che offre agli amministratori del
sistema un maggior controllo sui parametri di sicurezza della rete,
fornendo, inoltre, un monitoraggio dello stato, un rapporto continuo degli
eventi e altre funzioni di troubleshooting delle Vpn. Per quanto riguarda
queste ultime, il sistema di gestione sarà in grado di testare i link dial
up dal server, in modo da determinare se gli utenti remoti sono collegati,
verificando, eventualmente, il tempo di risposta che viene loro assicurato.
H importante sottolineare, inoltre, che il tool controlla, in particolare,
l’attività dei protocolli standard, compresi IpSec, L2tp (Layer 2 Tunneling
Protocol), Pptp, Rsvp (Resource Reservation Protocol) e DiffServ. La
funzione di report degli eventi, inoltre, è in grado di segnalare i
fallimenti nelle autenticazioni e nelle crittografie, potendosi
interfacciare con NetView.
Un altro tool di gestione è Deployment Manager, che permette di risparmiare
sui costi di manutenzione di una grande rete. La soluzione, infatti,
consente di aggiornare il software o la configurazione di un massimo di
2.000 router presenti su di essa.

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