I professionisti chiedono programmi più semplici

I risultati di un’indagine effettuata dalla Fondazione Bordoni

Programmi più semplici ma anche maggiore sicurezza. Sono le richieste
principali che i medici fanno ai fornitori di prodotti It. E poi ci sono
avvocati e commercialisti che accusano le aziende informatiche di non capire le
loro esigenze. Il quadro che emerge dall’indagine effettuata dalla
Fondazione Bordoni descrive l’insoddisfazione di queste
categorie professionali che non possono ignorare gli strumenti dell’Ict ma fanno
fatica a trovare ciò che gli serve.
L’indagine, che ha preso in esame
l’universo formato da cinquecentomila professionisti, ha riscontrato una grande
attenzione delle categorie coinvolte ma anche una notevole distanza fra domanda
e offerta delle applicazioni Web. I fornitori sono convinti che medici, avvocati
e notai sul Web cercano soprattutto visibilità, mentre i
professionisti Internet la utilizzano soprattutto per accedere alle
informazioni. Secondo i fornitori l’usabilità non è poi così importante,
un’opinione non condivisa dal campione dell’indagine che ritiene fondamentale
avere programmi “user friendly”. Un aspetto questo
particolarmente sentito anche perché queste categorie hanno un’età media alta.

In pochi sono interessati ai servizi Web evoluti, mentre
non appare altissima l’attenzione verso la sicurezza. Avvocati, medici e
commercialisti maneggiano dati sensibili, eppure solo il 16% degli avvocati, il
15% dei commercialisti e il 23% dei medici pone l’accento su questo aspetto che
è rilevante invece per il 27% dei fornitori. Una disattenzione che contribuisce
a fare ritenere cruciale il problema dell’alfabetizzazione per queste categorie
che alle istituzioni chiedono incentivi, formazione e strumenti efficaci.

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