Cresce l’interesse, da parte dei grossi gruppi despecializzati, verso il commercio dell’It. Ampliamento degli spazi, competenza e utilizzo del Web sono alcuni degli elementi su cui la grande distribuzione fa affidamento. A patto di garantire un’offerta diversificata e aggiornata.
Dopo un periodo di flessione, che ha visto una riduzione della spesa associata all’office equipment nella Gdo, dal 3% del 1996 all’1,8% del 2000 (dati Osservatorio Findomestic 2000 – 2001), si sta assistendo a una nuova offensiva nei confronti dei negozi specializzati nell’It.
L’informatica è, infatti, un settore che “piace” alla Gdo, in cui intravede ghiotte opportunità di business. Si tratta di un segmento che è ormai entrato a far parte dei mercati di beni durevoli più importanti, con un valore complessivo che, nel 2000, ha superato i 12.000 miliardi di lire. Si presenta, inoltre, con ampi margini di crescita considerando, per esempio, livelli di riferimento come quello statunitense.
Per ora le vendite veicolate tramite la Gdo sono ancora molto basse e il fatturato associato all’area informatica rappresenta una percentuale di pochi punti rispetto a quello totale di centri commerciali e ipermercati. Uno degli aspetti che ne limita la penetrazione è che oltre la metà del fatturato del mercato è associato agli acquisti delle aziende, più avvezze a utilizzare altri canali: negozi specializzati, società di consulenza o vendita diretta.
La grande distribuzione si presenta però, a tutti gli effetti, come un concorrente agguerrito e con tutte le carte in regola. Alla base della sua adeguatezza nel trattare questo tipo di articoli giocano molteplici fattori, come l’ampia metratura a disposizione e l’alta pedonabilità, ma anche l’affermarsi del pc come commodity. Sull’onda di queste nuove opportunità gli operatori delle grandi superfici despecializzate si apprestano ad ampliare gli spazi dedicati all’area di vendita per l’informatica e ad aumentare il numero di servizi forniti. La sfida non è tanto con il commercio elettronico dato che, anche se è vero che gli italiani stanno imparando a comprare attraverso Internet, il numero di utenti connessi è ancora inferiore al 15% della popolazione. È, anzi, proprio nell’e-commerce, che la Gdo potrebbe trovare un prezioso alleato, potendo sfruttare il vantaggio “prezzi” per proporre offerte diversificate e multicanale. È necessario, tuttavia, superare il limite, rispetto ai negozi specializzati, rappresentato dai ritardi nel disporre dei nuovi prodotti e da assortimenti poco stabili nel tempo.
Anche l’assistenza post vendita rappresenta un punto oscuro, mitigato tuttavia dalla tendenza, da parte dei vendor, a proporre formule di garanzia on site o a offrire supporto attraverso numeri verdi. Inoltre, alcune società produttrici, come per esempio Olidata o Compaq, sembrano aver trovato una buona sinergia con questo canale distributivo e attualmente veicolano circa il 10% delle loro vendite in area consumer tramite la grande distribuzione.
A livello di prodotti gli accessori rappresentano ancora quelli che offrono maggiori guadagni, oltre a un buon mezzo per fidelizzare la clientela. Nel software sono sicuramente i videogiochi che trovano la loro migliore collocazione nella Gdo, mentre, nell’ambito più orientato al business, diventa interessante l’affermazione dei computer portatili, che rappresentano oramai circa il 20% del totale dei computer venduti.
Condizione fondamentale per raggiungere risultati importanti sembra, quindi, essere quello di mantenere elevato il livello della competenza e dei servizi che sta, in effetti, crescendo. A questo ha contribuito anche l’arrivo dei grossi gruppi francesi, quali Auchan e Carrefour, che hanno portato la loro esperienza nel sfruttare il traino del grande motore alimentare per creare ampie aree di vendita diversificata.