I porti del Nord Adriatico si alleano per aumentare i traffici

Le autorità portuali di Capodistria, Trieste, Venezia e Ravenna hanno dato vita all’associazione Napa

Gli scali portuali dell’Alto Adriatico provano a unire le forze per intensificare i propri traffici commerciali. I presidenti dei porti di Capodistria, Ravenna, Trieste e Venezia hanno infatti dato vita al Napa (North Adriatic Ports Association), allo scopo di favorire lo sviluppo dell’attività marittima lungo le rotte nord-sud dell’Alto Adriatico. Già nel 2009 gli scali adriatici avevano sottoscritto il memorandum denominato “North Adriatic Ports Articulation”, che istituiva un rapporto privilegiato tra gli scali. La nascita del Napa istituisce invece un vero e proprio hub portuale dell’alto Adriatico: l’obiettivo è quello di presentarsi con maggiore forza e determinazione sui mercati internazionali e fare di questo mare ricco di storia la piattaforma logistica europea per i traffici provenienti dal Far East e diretti verso l’Europa centrale e Centro Orientale.

L’accesso ai mercati orientali
«Con questa firma – ha dichiarato Paolo Costa, presidente dell’Autorità portuale di Venezia – si concretizza il lavoro di una anno nel quale i quattro porti si sono impegnati per trovare ogni forma di collaborazione che potesse valorizzare e promuovere i servizi portuali sia al mercato dello shipping – oggi sempre più interessato a risalire l’Adriatico per l’accesso ai mercati del’Est Europa – che al ricco retroterra, il Nordest, che caratterizza i nostri scali».

Operatori in crescita
«La costituzione del Napa – ha aggiunto Claudio Boniciolli, presidente dell’Autorità portuale di Trieste – è un passaggio fondamentale per rafforzare le sinergie tra gli scali e permettere alla competizione di andare di pari passo con la collaborazione in modo da sfruttare al massimo i mercati di riferimento di ciascun porto. Grazie ai lavori già in corso e agli ambiziosi progetti in programma, il Nord Adriatico si sta presentando ai mercati internazionali pronto ad accogliere un maggior numero di operatori e navi e a diventare un punto di riferimento per l’Europa intera. A tale proposito ci auguriamo che anche il porto di Rijeka possa al più presto aderire all’iniziativa».

Il riconoscimento Ue
Per gestire il previsto aumento dei traffici i porti appartenenti al Napa hanno progettato importanti piani di investimento, sostenuti da fondi pubblici e privati (banche e operatori di settore), per potenziare la dotazione infrastrutturale e assicurare competitività agli scali. Un altro obiettivo dichiarato dell’associazione è quello di ottenere il riconoscimento ufficiale dell’Unione Europea, così da ottenere un adeguato sostegno economico per la costruzione di una moderna rete infrastrutturale, alternativa ai tradizionali porti del Nord Europa.

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