I nuovi progetti di Algol

Maurizio Liverani, amministratore delegato della società, fa il punto della situazione

Un socio che entra pesantemente nella società e poi, ma la notizia si
rivelerà falsa, ne esce, il Sole 24 ore che liquida la faccenda con un “cose da Nuovo Mercato”, il titolo che oscilla
vistosamente e le voci di un possibile allargamento in Francia. Ce n’è
abbastanza per capire cosa sta succedendo dalle parti di Algol, società
in transizione
da un business basato su linee “a volume” e bassa marginalità (personal computer e laptop) a linee di nicchia caratterizzate da marginalità elevata (Ip telephony, storage e security).

Maurizio Liverani, amministratore delegato del distributore
milanese, chiarisce subito che non è successo nulla di strano. Da qualche mese
era alla ricerca di un partner industriale o finanziario che ha trovato in
Sobo, la società che è ora il principale
azionista

della società avendo ricevuto il 17,1% delle azioni precedentemente acquistate da Flavio Ponti per suo conto. Nessuno quindi è entrato e uscito ma, anzi, Algol ha acquisito un socio con il quale sviluppare una serie di progetti che dovranno vedere la luce, almeno per la prima parte, entro la prima metà del 2005 per poi realizzarsi compiutamente nel 2006.
“Stiamo parlando di telefonia, soluzioni, noleggio” spiega Liverani che rimane volutamente sul vago, mentre è molto più preciso sull’arrivo di Sobo. Non si
tratta di un ingresso ostile
, ma concordato con me e la famiglia Podini”, precisa
. Un
concetto chiarito anche da Sobo in un suo comunicato. Holding investment company
di Anzcorp Trust Limited, attivo nel private equity, Sobo ha il suo quartier
generale a Parigi ed è guidata dal britannico Anton von Tarkanyi che guarda con
molta attenzione al mercato dell’Ip telephony. L’intesa fra le due società è
tale che Liverani parla anche di possibili acquisizioni anche se smentisce le
voci circolate ultimamente di qualche suo interesse in Francia dove Algol è
presente con un paio di persone. Intanto, aspettando i primi segnali dell’avvio
dei nuovi progetti Algol chiuderà il 2004 in perdita con un fatturato intorno a
130-140 milioni di euro. Risultati non positivi, commenta l’amministratore
delegato ma che rispettano le previsioni.

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