I.Net ottimizza il rapporto con Bt

In attesa che si concluda la fusione con Bt Italia, l’azienda prosegue con il recruiting di partner a valore.

Aria di ristrutturazione in casa I.Net, dove il peso di Bt Italia si sta
facendo sentire sempre più.
L’operatore di telefonia, infatti, sta
completando la fusione di I.Net all’interno della propria compagine, pur
detenendo, già ora, il 65% della società.

Intanto, in attesa di
acquisire le quote restanti, già un suo uomo, anzi, una donna, Sally Davis, membro del board
worldwide di Bt, è presente alla presidenza del distributore, subentrando a
Roberto Galimberti, che ha lasciato l’incarico pochi giorni fa.

Un
riassetto del management e delle strategie che non impediscono, comunque, a
I.Net di proseguire con lo sviluppo del proprio business.

Anzi
– a detta di Giuseppe Bellia, responsabile delle vendite indirette di I.Net,
incontrato in occasione di Ict Trade – il nostro business ne trarrà
vantaggio, innanzitutto dalle possibilità di integrazioni dal punto di vista
tecnologico, su cui siamo complementari. Ma anche dal punto di vista del canale
si incominciano ad avere i primi effetti positivi
”.

Un canale che
ora I.Net vuole indirizzare sulle soluzioni di sicurezza, forti del
completamento e supporto di un’offerta che si affianca alle attività storiche di
hosting e housing dell’azienda. Offerta che intende focalizzarsi sul target
delle piccole e medie aziende, sulle quali mobiliterà i circa 300 Var con cui ha
rapporti (anche in virtù delle sue attività di distributore dopo l’acquisto
della bresciana Siosistemi).

Ma a questi Var si sta affiancando, via
via, anche il canale portato in dote da Bt Italia.

“L’esperimento è
già iniziato confezionando un’offerta di sicurezza, chiamata “One Security
Pmi
” – conclude Bellia -, che è stata appositamente tagliata per
il canale che Bt Italia ha ereditato da Atlanet, tipicamente dealer di Tlc e
connettività. Si tratta di 280 aziende, con skill complementari a quelle dei
nostri Var che, grazie anche alle nuove integrazioni tecnologiche di cui potremo
disporre, potranno in futuro integrarsi all’interno del nostro
canale
”.

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