I Mondiali di calcio trainano lo sviluppo della Tv in 3D

Il recente accordo tra Sony e Fifa per Sudafrica 2010 potrebbe fare da volano a questa nuova tecnologia

Se siete tra quelli che prima di decidere se comprare un televisore o l’altro (se scegliere il plasma o l’Lcd, a Ld o senza) ci pensano tre volte e aspettano di capire meglio la situazione; se quando si tratta di prendere il decoder terrestre non sapete se scegliere subito quello Hd o aspettare che l’offerta cresca e i prezzi si abbassino; se in sostanza rientrate nella categoria di persone che prima di sborsare un solo euro cercano sempre di avere tutte le informazioni indispensabili per fare l’acquisto giusto, scegliendo i tempi al millesimo per ottenere il massimo possibile di aggiornamento tecnologico con il più basso prezzo, allora un’altra notizia potrebbe complicarvi le cose.

L’accordo per i mondiali
La Sony e la Fifa hanno, infatti, raggiunto un accordo per i diritti relativi alla produzione in 3D di 25 partite dei prossimi Mondiali di Calcio del 2010 in Sudafrica. I mondiali, secondo gli esperti, potrebbero funzionare da acceleratore per lo sviluppo consumer di questa tecnologia e alcune stime azzardano che, già nel 2013, ci potrebbe essere un numero congruo di case europee dotate di televisori 3D e, si deduce, con un bel po’ di paia degli appositi occhialetti poggiati sul tavolino. La notizia pare di quelle destabilizzanti per chi soffre di ansia da tecnologie emergenti, e potrebbe essere perfino catastrofica per tutti gli anziani e gli sprovveduti che nelle varie zone di switch-off stanno litigando con il decoder digitale terrestre, appena entrato a far parte del loro quotidiano.

La vittoria della Tv
Ma alla fine, invece, qualche indiretta indicazione rassicurante finisce per darla. E cioè che sembra al momento decisamente vinta dallo schermo televisivo la partita virtualmente giocata da tutti i display digitali per assumere il ruolo di attore protagonista nell’era della moltiplicazione dei canali e delle tipologie di fruizione. Pare, cioè, per il momento scongiurata l’ipotesi di una diffusione di massa di una fruizione “personal”, attraverso il cellulare o attraverso il computer, dei contenuti audiovisivi più importanti e richiesti. Il televisore non solo è nettamente in testa nella sfida, ma da qualche tempo a questa a parte ha riconquistato un posto di primo piano in salotto – dove prima non faceva fare bella figura tenerlo in bella vista – ed era concesso sistemare solo l’hi-fi. Di più, si moltiplicano le offerte mirate a una fruizione più comoda e familiare del televisore e i principali operatori in competizione sulla Tv a pagamento ora giocano con convinzione la carta dell’hard-disk.

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