I migliori siti italiani per comprare on line

Alimentari, informatica e arredamento sono i settori con il maggiore numero di siti di e-commerce; tra i preferiti anche sport, elettronica ed editoria

Se andate su Internet in cerca di un buon affare potreste trovarvi di fronte
a un labirinto inestricabile. Sono quasi 1.800, infatti, i siti di commercio
elettronico che offrono prodotti o servizi ai consumatori e il loro numero tende
a crescere. Ecco allora una piccola guida per i lettori di Pc Open, tratta dai
risultati di uno studio realizzato in aprile 2002 dall’associazione dei servizi e dei contenuti
multimediali (Anee) in collaborazione con 1to1lab, utile per entrare con
sicurezza nel grande mercato on line.


In testa un portale informatico
Le due società hanno “misurato” la
qualità dei servizi di commercio elettronico appartenenti a quindici settori e
hanno stilato la classifica dei migliori siti per ogni categoria. Il risultato è
illustrato nella tabella che segue. Il sito che ha guadagnato il primo posto per
qualità è risultato www.chl.it, un portale dedicato all’informatica che, in una
scala da 1 a 100 ha ottenuto 77,9 punti. In questa graduatoria solo altri tre
siti hanno superato i 70 punti: www.evoci.it (elettronica di consumo e
telefonia), www.giacomellisport.com (articoli sportivi) e
www.thebestraffaello.com (alimentari).


Qualità da migliorare
Come si vede non siamo ancora arrivati a livelli
ottimali, sopra gli 80 punti, anche se la tendenza a migliorare è forte:
rispetto alla stessa ricerca svolta un anno fa la media si è alzata di 10 punti
e sono attesi ulteriori progressi nel corso del 2002.
Concludiamo con
qualche informazione più generale sull’e-commerce in Italia. Con un numero di
siti così elevato sono rappresentati un po’ tutti i settori economici. Nella
graduatoria per numero di siti troviamo in testa il settore alimentare, seguito
dai prodotti informatici e dal settore dell’arredamento e della casa.
Banche e assicurazioni sono ovviamente all’ultimo posto, visto che il numero di
queste aziende è piuttosto basso. Alla maggiore o minore presenza non
corrisponde poi una diversa qualità: da questo punto di vista i settori con le
medie più alte sono risultati gli shopping center, i siti d’intrattenimento e
quelli d’informatica.


 

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