I mancati ordini pesano sul terzo trimestre di Oracle

La fase di incertezza che ha colpito l’economia americana continua ad avere un impatto negativo sul settore delle alte teconologie. L’altro giorno è toccato a Oracle, secondo sviluppatore software al mondo, allertare i mercati sui risultati rela …

La fase di incertezza che ha colpito l’economia americana continua ad
avere un impatto negativo sul settore delle alte teconologie. L’altro
giorno è toccato a Oracle, secondo sviluppatore software al mondo,
allertare i mercati sui risultati relativi al terzo trimestre
fiscale, che non incontreranno le aspettative per colpa, sostiene
l’azienda, del gran numero di ordinazioni annullate. Oracle ha
dichiarato che fino a una settimana fa, era assai più fiduciosa
sull’andamento delle vendite, ma che nel giro di pochi giorni
l’ottimismo è velocemente sfumato. "Nella giornata di mercoledì", ha
detto Jeff Henley, il Cfo di Oracle, "abbiamo ricevuto un numero
significativo di ulteriori disdette su molti consistenti contratti".
I problemi che l’hanno colpita, ribadisce Oracle, sono quelli che
stanno mettendo in crisi molti altri fornitori di informatica,
compresa una Sun Microsystems costretta a dimezzare le proiezioni di
crescita trimestrale. Secondo lo stesso Larry Ellison, "il vero
problema è l’economia americana", che induce i clienti ad annullare i
preparativi di investimento. Per Oracle il risultato è un utile per
azione previsto intorno ai 10 centesimi di dollaro, un margine del
25% in più rispetto a un anno fa, ma sotto ai 12 centesimi calcolati
sulla media delle previsioni da First Call. Nonostante il
rallentamento, Oracle ha registrato un miglioramento dei margini
operativi, cresciuti di due punti al 33%. L’aumento dei fatturati
sulla vendita di applicazioni è del 50%, mentre il business dei
database rimane piatto o addirittura leggermente negativo.

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