I driver della crescita sul mercato It nel 2000

Un’approfondita analisi condotta da Sirmi evidenzia in quale contesto operativo si sono trovate a operare le società dell’informatica in Italia. E uno sguardo fino al 2005 dà un’anticipazione su quali saranno le prospettive attese per il settore e quali i segmenti su cui puntare.

L’andamento del mercato It in Italia nel corso del 2000 sembra dimostrare come, seppur in ritardo rispetto ad altri Paesi, anche da noi la tecnologia cominci a essere percepita come vero fattore abilitante il cambiamento organizzativo delle imprese e come asset strategico.


Venuti a mancare fattori contingenti capaci di "muovere" la domanda di investimenti in It (ad esempio adeguamento all’Anno 2000, "euforia" nei processi di prima diffusione di Internet), questi ultimi hanno proseguito la propria crescita sulla base di spinte "autonome", senza rinvii, senza tagli o riduzioni, in quanto percepiti come importanti ai fini del raggiungimento di buoni o almeno adeguati livelli di competitività in un contesto di mercato che diventa sempre più globale.


Il 2000 si conferma per l’Italia come un anno di positiva e sostenuta crescita del mercato It: +13,8% rispetto al 1999, per un valore di spesa pari a 41.200 miliardi di lire.


I fattori, i fenomeni e i comportamenti che hanno contribuito alla crescita sono numerosi e di diversa origine: rispetto a essi, la diffusione di Internet rappresenta una sorta di collante, o fil rouge che guida lo sviluppo e la domanda delle diverse componenti (prodotti e servizi).


Diversi sono i driver della crescita. Uno dei primi è rappresentato dall’inizio del processo di trasformazione delle imprese (che parte da quelle di maggiori dimensioni, ma che coinvolge anche le medio-piccole) da "old" a "new" company, strutturate cioè secondo logiche di apertura verso clienti e fornitori, di ampliamento della catena del valore e di sviluppo di strette e continue relazioni con tutti i soggetti esterni: tale processo si basa sull’ampia disponibilità di reti e comporta una forte domanda di nuove tecnologie. Un altro motore trainante è stata la forte diffusione di tutte le piattaforme tecnologiche, non solo pc ma anche palmari, console, device di accesso mobili, e via dicendo, finalizzate a moltiplicare le possibilità di accesso alla Rete e ad applicazioni/servizi su di essa disponibili. La molteplicità di piattaforme tecnologiche attualmente disponibili favorisce inoltre fenomeni quali la pervasività di massa della tecnologia e il conseguente progressivo ampliamento della base di utenti. E ancora l’aumento dell’importanza e della rilevanza del mercato consumer, ha fatto scaturire una domanda di dimensioni ormai significative di prodotti e servizi It. Vanno, inoltre, citati come elementi trainanti anche gli effetti delle politiche di incentivo alla diffusione e alfabetizzazione informatica; gli effetti del processo di convergenza tra industrie diverse (Tlc, media), tali per cui la disponibilità di nuovi servizi e contenuti originati da industrie diverse da quella dell’It tradizionale comporta impatti sulla domanda di prodotti e servizi It; l’accelerazione agli investimenti in tecnologie Ip-based del mercato italiano, che tende ad allinearne i trend a quelli dei mercati dei paesi industrializzati; il fatto che l’informatica sia ormai generalmente vista come strumento di innovazione dell’impresa e delle istituzioni e che l’innovazione tecnologia, procedendo a ritmi sostenuti, spinge a continui aggiornamenti e quindi a continui investimenti.


Gli investimenti sono e saranno (almeno nel breve periodo) guidati da una serie di esigenze, sinteticamente individuabili in: investimenti in area pc; sviluppo di nuove aree di implementazione basate sulla tecnologia Ip (sviluppo di Web aziendali, soluzioni intranet, extranet) e sul networking (System & network management, network computing); domanda di applicativi standard o quasi standard, che non richiedano investimenti e tempi di sviluppo eccessivi, nell’ottica di trarne rapidamente beneficio in termini di efficienza ed efficacia aziendale; diffusione dei processi di implementazione di progetti in aree "emergenti" quali call center, commercio elettronico, sia da parte di imprese medio-grandi, sia, in ottica Asp e in vista dello sviluppo di tale modalità di fornitura, da parte di Pmi; necessità di processi di reengineering dell’organizzazione aziendale in seguito all’orientamento verso soluzioni di e-business.


Sempre a livello di macro tendenze, è attesa una rapida e drastica riduzione delle attività della domanda di manutenzione straordinaria (guidata, nel passato recente, dalla necessità di adeguamento dei sistemi informativi prima all’Anno 2000, poi all’euro), una riduzione del peso della componente "gestione ordinaria", un forte e crescente orientamento alla terziarizzazione: si intende con ciò un positivo atteggiamento verso l’outsourcing e l’esternalizzazione in genere, che comporta un cambiamento, di impatto non trascurabile, nelle modalità di erogazione e fruizione di soluzioni e applicativi e, più in generale, delle funzionalità rese disponibili dalle dotazioni tecnologiche hardware e software; è attesa, infatti, una crescente tendenza alla migrazione da "possesso" a "uso" (dell’applicazione, dell’hardware, e così via), l’affermazione della funzione d’uso rispetto allo strumento che la implementa e lo sviluppo di nuove modalità di offerta (in primis la modalità Asp).



Il mercato dell’hardware


Nel 2000 sono stati spesi in prodotti hardware 16mila miliardi, con una crescita del 19,4% rispetto al 1999; tassi di crescita così elevati sono destinati a ridursi già a partire dal 2001, in particolare a fronte di un rallentamento della spesa destinata all’acquisto di pc e networking.


L’andamento e il valore della componente hardware nel 2000 sono il risultato di dinamiche e quantità con pesi differenziati: i pc rappresentano ormai la principale categoria di prodotti, cui è destinato oltre il 47% dell’intera spesa hardware; stampanti, networking hardware e sistemi sono, nell’ordine, le altre principali categorie di prodotti, cui sono destinate quote rilevanti della spesa hardware. In termini di tassi di crescita l’ordine prioritario si modifica: la categoria di prodotti cui è associato, nel 2000, il più dinamico aumento della spesa è quella


del networking hardware (+33.8%), seguita da storage (librerie magneto-ottiche, dischi esterni e interni addizionali), sistemi e pc; large system e workstation continuano a caratterizzarsi per andamenti negativi, a causa del rallentamento degli investimenti da parte del consumer, mentre la categoria stampanti, cui nel 2000 è stato destinato l’11,4% dell’intera spesa hardware, cresce a tassi a una sola cifra (contro le due cifre di tutte le altre categorie di prodotto).


In prospettiva la spesa per large system e workstation continuerà a diminuire (il rallentamento sarà però meno significativo di quello fatto registrare negli ultimi anni), quella per le altre categorie ad aumentare, anche se secondo trend differenziati per categoria di prodotto e secondo tassi di crescita più moderati di quelli fatti registrare nel 2000, come effetto di un più generale rallentamento della spesa It verificatosi nel corso dell’anno.


La spesa per large system è in diminuzione e seguirà questo trend anche nei prossimi anni: le ragioni di tale dinamica sono da ricercare nel fenomeno delle concentrazioni della capacità elaborativa in un unico sito, alle fusioni tra aziende diverse utenti di large system, che vedono unificati gli originari Ced e installate le nuove applicazioni su nuove piattaforme tecnologiche (ad esempio Windows 2000 e Unix), e nella diffusione del ricorso a servizi di outsourcing.


Un ultimo aspetto riguarda il continuo miglioramento del rapporto costi/prestazioni: a fronte di sistemi sempre più performanti, la spesa a essi associata tende progressivamente a diminuire.


Riguardo ai pc, date le diverse categorie di prodotti appartenenti al comparto, nel 2000 i portatili e desktop di tipo professionale rappresentano, in valore, i principali segmenti, seguiti dai desktop di tipo consumer, i pc server e personal workstation su Nt.


Va rilevato, tuttavia, che la spesa nei segmenti notebook e desktop di tipo consumer ha registrato, nel 2000, tassi di crescita particolarmente significativi, mentre quella per pc desktop per il mercato professional e personal workstation su Nt (queste ultime in seguito alla concorrenza con alcuni tipi di desktop a elevate prestazioni) ha registrato un trend negativo, in diminuzione rispetto alla spesa del 1999. L’andamento flat della spesa per pc desktop professionali è da ricondurre in parte alla saturazione del mercato (utenza business), in parte al fatto che ormai tale mercato è prevalentemente di sostituzione, e in parte al fatto che il parco desktop viene sostituito, per alcune quote, con un parco notebook.


In prospettiva la destinazione della spesa pc per i diversi tipi di prodotto subirà profonde modifiche: pc portatili e pc desktop di tipo consumer rappresenteranno le categorie di prodotto cui sarà destinata la maggior quota di spesa.

Il mercato del software


Nel 2000, poco meno di 5.900 miliardi sui 41.200 miliardi complessivi di spesa It sono stati destinati all’acquisto di prodotti software, in aumento del 10,5% rispetto al 1999. Il software applicativo rappresenta la principale voce di spesa, cui è destinato nel 2000 oltre il 54% dell’intera spesa software; seguono, in valore, middleware/tool e system software.


Se quest’ultimo si caratterizza per una spesa in continua contrazione, con tassi di crescita sempre negativi, la componente middleware/tool presenta i tassi di crescita più elevati da oggi al 2005, sensibilmente superiori a quelli della componente applicativa e sensibilmente superiori a quelli medi complessivi del comparto software. Va segnalato, tuttavia, che, a partire dal 2001, tutte le componenti registrano un rallentamento nei tassi di crescita, come prosecuzione del rallentamento registratosi nel corso di quest’anno.


Alla fine del periodo il peso della spesa per software applicativo si ridurrà dal 54% circa sopra indicato al 49% circa, mentre quello della spesa per middleware/tool è previsto aumentare dal 30,1% di fine 2000 al 41,2% di fine periodo.


L’andamento della domanda di system software è, evidentemente, strettamente correlato e influenzato all’andamento del relativo hardware: in crescita, anche in prospettiva, la spesa per system software Windows Nt e 2000 e Unix, in diminuzione quella per system software per large system e sistemi proprietari.


La domanda di software applicativo è stata guidata principalmente dalla domanda di rinnovamento del parco applicativo esistente, specie in area back office, e dalla domanda di soluzioni standard o quasi standard da parte del segmento delle piccole e medie imprese.


In particolare, all’interno del segmento del software applicativo, registreranno dinamiche di crescita i prodotti innovativi quali Crm e call center, Scm, Sfa, applicativi per e-commerce e marketplace. Le aree applicative "tradizionali", quali Erp, office automation, Cad/Cam e pacchetti gestionali rappresentano, alla data, quelle più rilevanti in termini di volumi di spesa. All’interno della segmentazione middleware/tool è inclusa l’area dei prodotti per security management, che gioca e, in prospettiva, giocherà un ruolo particolarmente rilevante: le reti utilizzate dalle imprese per comunicazioni interne e, soprattutto, per interagire con clienti e fornitori stanno assumendo un ruolo sempre più strategico; condizione per il loro sviluppo è la possibilità di integrare i più elevati livelli di sicurezza (firewall, antivirus, user identification, autenticazioni, e così via): da qui la forte crescita di questo specifico segmento di offerta.


Significativa anche la spesa per tool collaborativi (knowledge management, Exchange, Notes) e database. Anche in questo caso l’impatto di Internet sui trend di domanda è decisamete rilevante.

Il mercato dei servizi


Nel 2000 i servizi hanno rappresentato la principale voce di spesa It: 17.710 miliardi complessivi, in crescita del 12,4% rispetto al 1999. L’area dei project service rappresenta quella più significativa, in termini di volumi di spesa, seguita da management service e Enhanced support services (servizi di supporto quali installazione, cabling, desktop fleet management, reinstallazioni, gestione della configurazione hardware e software, help desk, supervisione rete; per le definizioni di project service e management service ne parliamo più avanti). La macro categoria dei project service comprende le specifiche categorie di servizi rivolti alla progettazione, sviluppo e implementazione di soluzioni applicative ad hoc. Fanno parte dei project service i seguenti tipi di servizio: consulting (pianificazione e disegno del sistema informativo); servizi professionali (legati all’implementazione e messa in esercizio di specifiche soluzioni applicative, al loro sviluppo e manutenzione, e alla personalizzazione); It training (servizi di formazione e addestramento); system integration (progetti complessi e di grandi dimensioni comprendenti sviluppo e manutenzione del software, implementazione e personalizzazione dei prodotti software).


I servizi professionali hanno rappresentato, nel 2000, la principale voce di spesa, seguiti dai servizi di system integration e training.


Nell’area management service rientrano le categorie di servizi rivolti alla gestione, parziale o totale, delle componenti hardware e/o software dei sistemi informativi, o di funzionalità a prevalente valenza tecnologica. Fanno parte dei management service: il processing (servizi di elaborazione dati conto terzi); l’outsourcing (servizi di "esternalizzazione" delle attività di gestione del sistema informativo o di parti di esso); l’hosting (servizio di gestione, su server di proprietà del provider, di siti e applicazioni Web delle aziende clienti, e di fornitura e gestione della relativa connettività a Internet)


e l’ housing (servizio di gestione di server Web dei clienti e di fornitura e gestione della relativa connettività a Internet); Asp (servizio di fornitura di capacità applicativa su base standard a più utenti sottoscrittori del servizio, utilizzando un data center e distribuendo tale capacità attraverso protocolli tradizionali o Ip e tramite reti tradizionali ovvero, oggi, preferibilmente a larga banda)


l’application management (servizi esterni di supporto, manutenzione e sviluppo delle applicazioni esistenti).


La spesa per outsourcing ha rappresentato, nel 2000, la voce principale. Anche l’hosting/housing/Asp si caratterizzano per tassi di crescita particolarmente elevati, dovuti da un lato alla relativa "novità" dell’area di offerta, dall’altro al fatto che i volumi in gioco non sono, al momento, particolarmente elevati. In particolare, il mercato Asp, trova ostacoli alla crescita nell’attuale immaturità della domanda e nelle carenze osservabili sul fronte dell’offerta (scarsa chiarezza sulle condizioni di fornitura, scarsa disponibilità di applicativi, e così via.)

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