Sembra che i limiti nella densità di registrazione su supporto magnetico possano essere superati. Ci prova Western Digital, con Caviar, una nuova gamma di dischi capaci di memorizzare fino a 30 Gb per piatto, con modelli da 30, 40 e 60 Gb. In qu …
Sembra che i limiti nella densità di registrazione su supporto
magnetico possano essere superati. Ci prova Western Digital, con
Caviar, una nuova gamma di dischi capaci di memorizzare fino a 30 Gb
per piatto, con modelli da 30, 40 e 60 Gb. In questo modo, il
costruttore ha sviluppato una densità di registrazione del 50%
superiore a quella oggi disponibile su prodotti concorrenti, come
quelli di Ibm, Seagate o Maxtor, che arrivano a un massimo di 20 Gb
per piatto.
Attualmente i dischi, di solito dotati di due piatti, posseggono
quattro testine di lettura-scrittura. Oltre alla densità superiore, i
prodotti di Western Digital approfittano di una nuova tecnologia di
"preamplificazione differenziale" del segnale, destinata a eliminare
i rumori parassiti e ad accrescere il tasso di trasferimento dei
dati. I nuovi Caviar, tuttavia, restano per ora limitati a una
velocità di funzionamento di 5.400 transazioni al minuto. Ci sono
prodotti che sono in grado di fare meglio (il DiamondMax di Maxtor a
5.400 tr/min o il DeskStar 75Gxp di Ibm a 7.200 tr/min), ma essi
posseggono un numero di piatti superiore. Dunque, Western Digital
senbra oggi prendere un vantaggio sul fronte della densità di
registrazione, ma i rivali sembrano aver scelto di aspettare
direttamente la possibilità di produrre in volume futuri dischi da 40
Gb per piatto, oggi già in forma di prototipo.