I dipendenti italiani a favore del green It

Una ricerca europea commissionata da Kyocera Mita ci promuove in fatto di risparmio nel consumo di It. L’impatto ambientale delle apparecchiature rimane però ancora da scoprire.

In Europa il Green It è un criterio selettivo per i responsabili di acquisto, ma il personale dipendente non è ancora bene informato sull’impatto ambientale dei prodotti acquistati. Emerge da un’indagine commissionata da Kyocera Mita all’Istituto di ricerca Ifak (Institut für Automation und Kommunikation) di Magdeburgo (Germania), cha ha analizzato la percezione riscontrata dai dipendenti di aziende in Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda e Spagna riguardo ai problemi ambientali in ambito lavorativo.

Secondo lo studio, effettuato su un campione di 627 lavoratori di aziende europee del comparto industriale, il 76% dei dipendenti è convinto che il fattore ecologico influenzi la scelta di acquisto di prodotti informatici.

L’88%, però, riconosce, di non essere o di essere solo parzialmente informato riguardo l’impatto ambientale causato dai prodotti d’ufficio o domestico. Due lavoratori su tre affermano l’importanza dell’acquisto di prodotti certificati aderenti alle norme ambientali (stampanti, fotocopiatrici e pc).

A livello individuale, il 90% circa degli intervistati afferma di aver adottato misure per ridurre l’impatto ambientale nelle consuete attività di ufficio: il 55% disattiva i dispositivi nelle ore notturne; il 52% usa documenti digitali; il 43% utilizza la modalità fronte-retro per stampare e fotocopiare e circa il 34% cerca di stampare di meno. Solo il 9,7% ammette di non far nulla.

Sul piano aziendale la ricerca rivela che molte aziende europee, in accordo con i propri dipendenti, sono impegnate a ridurre l’impiego di materiali consumabili: il 40,8% promuove l’uso di documenti digitali; il 36,5% cerca di risparmiare carta stampando di meno; il 32,5% incoraggia l’uso della modalità fronte-retro per le stampe e le copie.
Il 77% degli intervistati individua la possibilità da parte delle aziende di migliorare il risparmio energetico, mentre il 69% è del parere che si potrebbe riciclare di più.

Indagando sulle motivazioni che spingono le aziende ad adottare scelte ecologiche, la ricerca ha evidenziato come l’esigenza di riduzione dei costi sia l’obiettivo primario dichiarato dal 38,1% degli intervistati, seguito dall’attenzione alla salvaguardia dell’ambiente (24,9%) ed in ultimo il 21% intravede nelle scelte di Green It la necessità di rafforzare l’immagine aziendale.

Nell’analisi per area geografica l’Italia si caratterizza per una maggiore attenzione da parte dei decision maker nel considerare il livello d’impatto ambientale dei prodotti d’ufficio rispetto ad altri paesi, quali la Germania e l’Olanda.

I lavoratori italiani, poi, risultano i più attenti nell’adottare misure di risparmio delle risorse: il 55% afferma di ricorrere alla modalità duplex per stampe o copie, contro il 48% dei tedeschi, il 41% degli inglesi e il 25% degli olandesi.

Per la maggior parte dei lavoratori tedeschi (83%) e per gli italiani (75%) il Green It è connesso all’eco-compatibilità di prodotti quali stampanti, fotocopiatrici e pc. I dipendenti tedeschi ritengono che il consumo elettrico sia troppo elevato e l’83% è dell’opinione che le aziende possano impegnarsi di più per un maggior risparmio.

In Francia gli intervistati hanno evidenziato una ridotta conoscenza delle tematiche ambientali: per il 61% c’è scarsa informazione sull’impatto ambientale dei prodotti utilizzati. In ultima posizione l’Olanda: il 38% del personale ha dichiarato che la propria azienda non ha avviato alcuna iniziativa ecologica né programmato azioni in tal senso.

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