Un consorzio formato dai principali vendor di dischi fissi si è posto l’obiettivo di portare anche in ambito Scsi la tecnologia seriale per poter competere con i più recenti modelli Ata
Da qualche tempo non si sente quasi più parlare di
hard disk Scsi. Gli Ata hanno preso decisamente il sopravvento. E il nuovo
Serial Ata, con il suo transfer rate di 1,5 GB al secondo, sembrerebbe proprio
poter far dimenticare quella tecnologia che per lungo tempo è stata la preferita
nei sistemi mission critical.
Prima però che ciò accada, e in un periodo in cui
necessità di storage ha raggiunto livelli da capogiro, i principali costruttori
di hard disk (tra cui Ibm, Maxtor e Seagate) hanno deciso di correre ai ripari.
Approvando una proposta di Western Digital, hanno quindi dato vita a un
consorzio, il Serial Attached Scsi Working Group, di cui fanno parte anche
Compaq, Lsi Logic, Adaptec, Fujiytsu, Hitachi e Qlogic. Obiettivo di questo
consorzio è di portare la tecnologia seriale anche in ambito Scsi,
rivitalizzando questo tipo di hard disk al fine di consentirgli di competere con
i Serial Ata.
Rimane però un problema di tempi. Infatti, mentre
il Serial Ata è pressoché disponibile, i primi frutti del lavoro del Serial
Attached Scsi Working Group dovrebbero vedersi nel 2004.